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Atri: Condannato marito violento. Una storia da brividi...

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Ti devi impiccare, ti uccido, ti faccio a pezzi. E poi botte, sputi, insulti continui, violenze fisiche e psicologiche fino al giorno in cui lui, un muratore 58enne di Atri, decide di colpire la moglie con un tubo metallico sul braccio e un cazzotto in pieno volto. Da quel giorno di aprile del 2018 sono trascorsi 9 mesi e un processo per maltrattamenti in famiglia, chiusosi con una sentenza di condanna per il carnefice. Il Tribunale di Teramo ha condannato il 58enne a due anni e sei mesi per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate dall'uso di un'arma impropria, oltre a dover versare una provvisionale di 5mila euro a favore della moglie, la sua vittima. L'incubo della donna era iniziato nel gennaio del 2017. Per oltre un anno era stata costretta a subire di tutto da quel marito, in preda ad una gelosia fuori controllo. L'accusava di tradirlo con altri uomini, l'accusava di averlo addirittura ingannato sulla sua verginità al momento del matrimonio, la insultava, sputava, picchiava anche in presenza dei figli. Un incubo finito solo quando la donna ha deciso di denunciare il marito. Ti devi impiccare», le avrebbe detto in alcune occasioni, arrivando anche a minacciare di ucciderla e farla a pezzi con il fucile o con qualsiasi altra arma. A spingerla a denunciare tutto ai carabinieri ad aprile 2018 è stata l'ennesima aggressione da parte dell'uomo il quale al termine di una discussione, l'avrebbe colpita con un tubo metallico sul braccio per poi sferrarle un pugno. La donna aveva dovuto fare ricorso alle cure del pronto soccorso. A condurre le indagini sono stati i carabinieri della stazione di Atri che all'epoca avevano anche sequestrato un fucile semiautomatico che l'uomo deteneva in casa. L'inchiesta sfociata nel processo ha visto la firma del pm Stefano Giovagnoni, il quale aveva ottenuto un'ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico dell'uomo (oggi tornato in libertà). Il muratore è finito a processo con giudizio immediato, nel corso del quale il giudice ha sentito sia la donna che i figli, che hanno raccontato delle continue vessazioni dell'uomo nei confronti della madre.

Paola Peluso

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Commenti

Fa piacere sapere che questa merda è a piede libero.. Mi sembra proprio giusto.. Ma chi cazzo le scrive ste leggi?

Che dico, e già in libertà, e adesso come si tutelano la moglie e i figli, che futuro li aspetta?