Immaginate.
Il terremoto che vi lacera la casa, distrugge anni di lavoro, la sicurezza di una famiglia.
Immginate la volontà che diventa desio quotidiano.
La speranza nella ricostruzione e tanti motivi per andare avanti.
Tutti insieme.
La famiglia e il quartiere che diventa Il Paese.
Poi, la delusione.
Poi quella sensazione che il peggio deve ancora venire e forse non è ancora abbastanza.
C'è chi dorme al mare, chi in albergo, chi in un'autonoma sistemazione.
Tutti al pensiero di quella casa lasciata senza custode e protezione.
Le forze dell'Ordine.
Poche, sempre più poche e senza risorse.
La sintesi è cronaca serale.
Ennesimo furto bianco e rosso.
Quel nastro che indica agli sciacalli, ai ladri delle disgrazie che quella casa è di qualche sfollato.
Peggio del terremoto c'è l'uomo che costruisce male.
Peggio dell'uomo che costruisce male, c'è lo sciacallo.
L'uomo è il peggiore nemico di se stesso.
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