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Roseto: La Sfida è D'Alfonso contro Ginoble

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Quante albe e quanti tramonti?
La storia si conosce e riconosce  attraverso i ricordi dei congressi politici vinti e persi.
Luciano D'Alfonso e Tommaso Ginoble.
La Margherita.
Ginoble contro Nisii.
Il congresso che vide l'alleanza tra Nisii e il segretario regionale Luciano D'Alfonso.
La vittoria fu merito di alcuni delegati che all'ultimo momento, come spesso capita in politica, passarono con Ginoble.
La vittoria dell'onorevole rosetano fu legata al dito, non quello con l'anello del rosario, di Luciano D'Alfonso.
Lo stesso Governatore che non ha mai legittimato  la figura romana di Ginoble, giudicato lontano dalla sua idea di parlamentare della Repubblica.
Il risultato di questa democratica antipatia?
Dispetti politici e personali.
D'Alfonso si stringe a Sottanelli a cui lega Rosaria Ciancaione, neo dirigente regionale e futura candidata sindaco di Roseto.
Ginoble come reagisce?
In nessun modo o in tutti.
Le coincidenze raccontano dell'Assessore Regionale di Abruzzo Civico, Gerosolimo, amico di Paolo Gatti, che decide di abbandonare, di separare Abruzzo Civico da Scelta Civica di Giulio Cesare Sottanelli.
Si ritroveranno sempre per il volere del fato a Tagliacozzo, Ginoble, Gerosolimo e Gatti.
Il sindaco Pavone osserva e sorride.
Paolo Gatti con la probabile usicta da Forza Italia di Gianni Chiodi ( Idea di Quagliarello ) e compagnia bella, rischia di poter diventare coordinatore regionale.
Tancredi, senza dire nulla a D'Ignazio che è convinto di essere di centro destra, presenterà una lista civica.
NCD, partito di Giorgio D'Ignazio, rimane un alleato di Renzi al Governo Nazionale, ( D'Ignazio non sa, forse, che Tancredi e Federica Chiavaroli sono relatori della Legge di stabilità) fedele in Provincia, in maggioranza con Brucchi, fischiettante in Regione e alle amministrative, da listina civica come da contratto.
Il Movimento Cinque Stelle di Roseto?
Chi?
Ci piacerebbe scrivere di programmi mentre il popolo rosetano si avvia verso la più clamorosa delle astensioni.


 

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Commenti

Hai colto nel segno ancora una volta, caro Falconi. Sempre gli stessi giochini, sempre gli stessi burattinai. Cambiano solo i burattini. Mi torna improvvisamente alla mente quella volta che fu chiesto a Luciano Monticelli di candidarsi alle "parlamentarie" in quota renziana. L'allora sindaco di Pineto, in scadenza di mandato, declinò gentilmente. Soltanto in un secondo momento fu chiaro a tutti l'accordo stretto con il "bersaniano rosetano" Tommaso Ginoble che ebbe quindi campo libero intorno a sè. Oggi uno siede in in Parlamento (a circa DICIOTTOMILA euro al mese) e l'altro in Consiglio Regionale (a circa NOVEMILA euro al mese). Bravi, anzi, bravissimi. Un accordo stretto esclusivamente in nome della poltrona, peccato che Roseto e i Rosetani non ne abbiano tratto giovamento alcuno. E ora veniamo ai fatti recenti. I due si ritrovano ancora una volta alleati contro il Governatore della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso: stessa maggioranza, stesso partito di rifermento e, soprattutto, stessa pasta. Volano letteralmente coltelli, rasoi, forbici e altre lame di ogni genere e foggia. La posta in gioco è sempre la stessa: LA POLTRONA.
Cara cutarola schifata...... e tendenziose. Chiariamo la situazione rosetana: 1) candidatura del sindaco uscente pavone: ex sinistra ora destra, la più devastante amministrazione della pur breve storia rosetana, decoro urbano a livello giulianova (scandaloso), in un comune in cui quasi la metà degli abitanti abita nelle frazioni strade VERGOGNOSE, offerta turistico ricreativa sul livello di faiete, ridente frazione di cellino, verde pubblico abbandonato, arroganza verso i cittadini in difficolta, tasse comunali alla follia, inchieste giudiziarie in corso, a casa ci va! 2) candidatura ciancaione, provvidenzialmente assunta in regione, ex dirigente al comune, ragioneria e tasse, l'alter ego di pavone, con lei più sigle che persone e verosimilmente voti, in collaborazione con sottanelli , ottimo marketing planner, grandi ambizioni, terzi quasi sicuri, con il flop quasi certo dei 5 stelle. 3) candidatura di Girolamo, candidato del piddi, se ne era andato dalla giunta pataccul, torna oggi come candidato non coinvolto nella sconfitta di 5 anni fa, mah, ufficialmente candidato del solo piddi, in pratica ci sono diversi calibri grossi socialisti in rotta con pavone, ma anche lo storico "protestante" rapagna, varie alleanze incrociate portate avanti da Tommy , su telaio di candidati "nuovisti" il probabile contender del socialista liberale. 4) M5s beh! Ma esistono davvero o sono una figura retorica a roseto ?
Caro anonimo, non sarai mica uno di quei burattini di cui parlavo? Lascia perdere, il PD rosetano è semplicemente irricevibile.
Oppure sei dei 5 stelle? In tal caso ti dico che per il momento siete più una figura retorica che altro.
Io questa sfida me la auspico per il solo gusto di vedere, e ne sono certo, il pescarese col culo per terra. E non solo lui.