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La Tercas rischia di dover restituire i soldi al fondo interbancario...

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Oramai "l'avevamo detto" non vale più nulla.
Più o meno come una vecchia azione Tercas. 
Ma diventa il trsite presagio di una verità nascosta, occultata, ma conosciuta al potere forte.
Si legge su Milano Finanza " Il salvataggio di Banca Tercas avvenuto nel 2014 da parte della Banca popolare di Bari con il contributo di circa 300 milioni dal Fondo Interbancario di tutela depositi (Fitd) "non ha ancora ricevuto il via libera da Bruxelles". 
Lo ha spiegato in Commissione Finanze della Camera, Salvatore Maccarone, presidente del Fondo. "Se Bruxelles dovesse sollevare obiezioni in tema di aiuti di Stato", come ha fatto preventivamente per i progetti di salvataggio di 
Banca Etruria, Carichieti, Carife e Banca Marche, che ora dovranno essere gestiti dal Fondo di risoluzione per le crisi bancarie, "non credo che per Tercas si arriverà alla stessa soluzione", ha detto Maccarone.
Il presidente del Fitd ha spiegato che, nella normativa Ue, il Fondo di risoluzione interviene quando la crisi di una banca rappresenta un pericolo "per l'interesse pubblico" come nel caso della quattro banche in questione che per la loro dimensione complessiva possono avere, in caso di liquidazione, un impatto sistemico nazionale.
"Nel caso di Tercas, difficile sostenere l'interesse pubblico in quanto si tratta di un caso singolo e di minore dimensione. Se Bruxelles boccia quanto già fatto vuol dire che dovranno essere restituite le risorse ricevute dal Fondo interbancario frutto dei contributi obbligatori della banche, ma con le modifiche statutarie del Fondo, potremmo sostituirle con i contributi volontari", ha spiegato Maccarone.
I contributi volontari dellae banche che aderiscono al Fondo interbancario di tutela di depositi non ricadono nella normativa sugli aiuti di Stato".

Che potrebbe accadere?
Potrebbe essere il  Fondo Interbancario di tutela depositi il nuovo proprietario di Banca Tercas?
Potrebbe essere un proprietario ponte per trovare il nuovo acquirente o Banca Popolare di Bari, potrebbe compiere il primo vero sforzo e riscattare il suo diritto acquisito.
Si attende l'Europa, il fondo è già stato toccato una volta.
Nulla di nuovo. 

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Commenti

Ma conoscete o no il gioco delle tre carte? Vedrete.
È proprio il gioco delle tre carte, i soldi verranno ridati e poi rientrano come contributi volontari (come deliberato già dal fondo)
Vede caro anonimo: tra anonimi noti ci si intende.
"Una partita di giro" spiega un partecipante all'assemblea del Fondo Interbancario. I fondi erogati con i contributi obbligatori delle banche tornerebbero indietro da Tercas e verrebbero nuovamente rigirati alla Tercas da parte del "braccio volontario" degli istituti di credito, con buona pce di Bruxelles. Il solito pasticcio frutto di pensate avventate e frettolose. Una domanda sorge spontanea: e se qualche istituto di credito non volesse (del tutto legittimamente, dopo tutto deve rispondere ai "propri" azionisti) far parte del "braccio volontario"? Immagino scatterebbe il "bail in". Che papocchio.