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25 Aprile: Stragi Nazifasciste. in Abruzzo 903 vittime. Tutti in un sito. Basta un clic...

di Giancarlo Falconi
6 minuti

 La memoria storica delle stragi nazifasciste in un clic.
www.straginazifasciste.it/
Un esempio.
Teramo 4 Stragi.
13 Giugno del '44.

"I tedeschi durante la ritirata distrussero parti fondamentali per la città come la camera operatoria dell\'ospedale e della ferriera “Adone”, la rete dell\'acquedotto, e le macchine di proiezione del cinema “Apollo”; minarono, inoltre, i ponti di Fiumicino, Terra Calata, Porta Romana, Cartecchio e il ponte ferroviario all\'ingresso della città. Solo il ponte San Ferdinando rimase in piedi , grazie ai gappisti che operavano in città che disinnescarono la miccia (si tratta di Tirabovi, Binchi, Ambrogi, Vallone e De Sanctis). Il giorno prima della liberazione di Teramo, il 13 giugno 1944 alle ore 13, 8 uomini, 4 giovani e 4 adulti furono fucilati il giorno di Sant\'Antonio (santo onorato in città) nei pressi delle ex caserme Rossi e Mezzacapo; in quest\'ultima il 28 dicembre 1943, il comando tedesco di Teramo, aveva disposto la costituzione di un campo di concentramento nel quale poter internare le numerose persone rastrellate al ridosso del fronte. I teramani erano alla fame, si impossessavano delle caserme che i tedeschi stavano evacuando e prendevano ogni cosa che trovavano, dai materassi alle armi, i tedeschi, tuttavia, presidiavano armati ancora diverse zone della città. I 4 più giovani vennero presi mentre stavano prendendo delle armi, e i 4 più adulti vennero catturati in piazza Madonna delle grazie. Furono uccisi dietro all\'antico convento, nel momento dell\'esecuzione Bruno Chiavone provò a scappare verso il fiume ma venne ucciso poco dopo. Dalle ricostruzioni e dalle tante testimonianze orali pervenute ci sono diverse notizie sull\'eccidio, e pare sia stato un fascista ad avvertire i tedeschi che venivano rubate delle armi dalle caserme. I funerali solenni ci furono il giorno dopo nella chiesa di S. Antonio, mentre nel municipio si insediava il Comitato di Liberazione Nazionale che onorava i caduti. Nei giorni successivi i partigiani facevano il loro ingresso trionfante in città. L\'eccidio del 13 giugno 1944 è stato l\'ultimo sacrificio di sangue per Teramo".

"Le salme, refertate dal dott. Di Pietro, vennero inumate e registrate al campo militare n.15 in questa maniera: Marcozzi, Cipro, Di Bernardo, Quarchioni, Chiavone, D\'Intino, Parabella, Durante. In Ottobre le salme verranno spostate nel reparto partigiani. Nella lapide presente in Piazza Orsini manca stranamente il nome di Antonio Di Berardo, mentre nella lapide sulla caserma Rossi manca stranamente il nome di Mauro D\'Intino. Nel primo elenco delle vittime stilato dalla prefettura di Teramo all\'indomani della liberazione e nell\'elenco stilato dal comune di Teramo il 20 gennaio del 1945, mancano i nomi di Aldo Quarchioni e Mauro D\'Intino. Nell\'elenco dei caduti della provincia di Teramo presente presso l\'Archivio Centrale di Stato sono presenti tutti i nomi delle vittime. Nelle fondo dell\'Archivio storico del comune di Teramo vi sono raccolte tutte le richieste di sussidio fatte dai famigliari delle vittime al comune per la perdita subita; sono presenti domande per tutte le vittime, fatta eccezione di Parabella Amedeo e Mauro D\'Intino, le cui famiglie o non hanno inoltrato domanda al comune o le cui domande sono andate perse. Le famiglie nella domanda indicarono le motivazioni legate al sussidio, attestando quindi l\'omicidio dei propri congiunti, allegando lo stato di famiglia, una relazione sul loro stato economico e di salute e specificando il mestiere e il relativo guadagno dei famigliari uccisi dai tedeschi".


Montorio al Vomano.
13 Dicembre 1943.
"
Orsini alla caduta del fascismo fu tra i massimi organizzatori della Resistenza in montagna, cercò di spingere i suoi compagni di partito ad appoggiare il concentramento partigiano in montagna e di tenere unito il fronte antifascista. Dopo la battaglia del 25 settembre del 1943 in località Bosco Martese alla quale Orsini partecipò con il nome di battaglia di Vicì, si nascose nella casa della sorella sposata a Montorio al Vomano. Orsini uscì imprudentemente di casa per radersi la barba dal barbiere Formigoni nella piazza centrale, dopo si recò presso il bar del paese. Riconosciuto da alcuni fascisti locali, questi informarono altri camerati teramani del Battaglione M, che nella piazza centrale di Montorio al Vomano, tentarono di catturarlo. Orsini armato di pistola e di due bombe a mano, tentando di scappare ferì gravemente un legionario. Si allontanò fuori dal centro abitato verso la zona del vecchio mulino, lì tentò di difendersi fino all\'ultimo colpo ma venne ucciso ormai inerme. Secondo il rapporto della Questura di Teramo alla divisione politica della Direzione generale di Pubblica Sicurezza, presso Ministero dell’Interno le cose erano andate in questo modo: “Il medesimo, ottenuto il permesso di recarsi presso un orinatoio, dopo aver sparato all’indirizzo dei militi sei colpi di pistola, che colpivano in varie parti del corpo quello di custodia De Bianchi Luigi di Amedeo da Fossato Maggiore di Treviso, si dava alla fuga, sennonché vistosi raggiunto lanciava, senza conseguenze, due bombe a mano contro gl’inseguitori che lo raggiungevano con vari colpi di moschetto, uccidendolo.” Le sue ultime parole furono di disprezzo nei confronti dei suoi assassini, ai quali ricordò che sarebbe stato vendicato dai suoi compagni. I fascisti lo legarono, infine, ad un asino e lo fecero sfilare per le vie di Montorio come esempio negativo della resistenza antifascista e antitedesca. Caduto nel fango, con i fascisti compiacenti, rimase a terra per diverso tempo e poi portato al cimitero".

Un sito da studiare per non dimenticare.



 

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Commenti

Il nome di D'Intimo sulla lapide alla memoria è stato aggiunto nel giugno del 2013 , con l'occasione fu corretto in nome di Di Bernardo , scritto erroneamente Di Berardo . Tutto grazie a l' ANPI di Teramo .
OGGI 25 APRILE Vedo nelle piazze solo Pezzi Grossi, Papaveri, Figuranti, Personalità, Personaggi ma non intravedo le PERSONE! Le PERSONE che forse oggi si stanno chiedendo come RESISTERE e LIBERARSI della nuova dittatura, quella invisibile delle OLIGARCHIE internazionali, quella che non si oppone palesemente alla democrazia e alla sovranità, ma piano piano la svuota, una dittatura "impalpabile" che, piano piano, sta ingabbiando la GENTE rendendola prigioniera di un DEBITO che non potrà mai più ONORARE! Piano piano ci stiamo trasformando in SERVI SCIOCCHI con il SENSO DI COLPA! com'è triste Venezia
Non di rado sono stato in totale disaccordo con i commenti di Aznavour, ma in questa occasione condivido in pieno il suo intervento. Caro Topitti, certi personaggi che oggi parlano dal pulpito insieme all'Anpi, durante il ventennio fascista sarebbero stati, probabilmente, al fianco delle vecchie camicie nere in funzione anticomunista. Se volete rinvigorire in futuro la partecipazione delle persone comuni, dovrete organizzare le manifestazioni senza la presenza di politicanti ipocriti e buoni per tutte le stagioni. Sarebbe anche utile che l'Anpi esprimesse il suo pensiero sulle politiche scellerate degli ultimi governi, che a chiacchiere festeggiano il 25 aprile, ma nei fatti rispetto al passato hanno solo cambiato da nero a bianco il colore delle loro costose camicie.
Caro Az, il popolo bue, in una dittatura camuffata, se ne sta nel parco buoi in attesa della macellazione e non si rende conto che pende già dal gancio di un macellaio. Com'è triste l'Italia
Il 25 Aprile è la festa nazionale della nostra democrazia, cui le Istituzioni non possono esimersi di partecipare a prescindere dall'appartenenza politica di chi ne ricopre ruoli apicali . Il nostro sistema democratico è patrimonio di tutti a prescindere dei limiti e dei difetti molti ormai storicizzati , soprattutto di quella parte della Costituzione che a distanza di 70 anni dalla sua approvazione rimane ancora inapplicata .Caro Matita Rossa , anche il sottoscritto condivide quanto espresso dal sig . AZNAVOUR , aggiungo che con le cosiddette riforme costituzionali renziane si pongono dei limiti palesi e concreti alla partecipazione democratica nel nostro Paese . IO PERSONALMENTE ho aderito da tempo al comitato per il NO , sia sulle riforme costtituzionali che sull'Italicum ai referendum che si terranno in autunno, al pari di quanto ha deciso l'ANPI nazionale con un documento approvato all'unanimità il 22 gennaio 2016 e di quanto deciso dal congresso provinciale che si è tenuto sabato 16 Aprile qui a Teramo .Se tu Matita Rossa avessi partecipato a qualche nostra pubblica manifestazione che di norma sono commemorative e celebrative ,avresti potuto facilmente constatare che nei nostri discorsi non manchiamo mai di fare critiche e richiami , naturalmente proponendo proposte concrete a chi ci ha governato e ci governa tutt'ora su problematiche di natura legilativa , economica e sociale . Ciò detto ci tengo a precisare che l'ANPI non va confusa con i partiti politici e tanto meno si potrà mai sostituire ad essi. L'ANPI a mio modesto parere oggi è la sentinella a guardia della nostra democrazia ,il suo ruolo basilare è di tramandare i valori della Resistenza e della Lotta Partigiana con la propria testimonianza alle nuove generazioni .
Caro Topitti, grazie per avermi informato sulla tua posizione e soprattutto su quella dell'Anpi riguardo al prossimo referendum costituzionale. Il modo migliore di ricordare chi ha dato la vita per la speranza di una vera democrazia, è la difesa della Costituzione. Le decisioni prese nei congressi, così come i documenti approvati, potrebbero essere pubblicizzati e fatti conoscere all'esterno, anche a chi per vari motivi non ha partecipato alle riunioni o alle commemorazioni. Le sentinelle, di norma sono quelle che lanciano l'allarme e quale occasione meglio del 25 aprile?
Caro Matita Rossa la stampa nazionale ha dato risalto eccome alla posizione dell'ANPI sulle modifiche della Costituzione , su L'Unità quasi quotidianamente vengono pubblicati editoriali che attaccano il presidente Smuraglia da parte del paggetto di Renzi tal Rondolino . Sulla mia pagina Facebook come in tanti altri siti online sono stati pubblicati tanti articoli in merito, nei discorsi alle manifestazioni di ieri tali posizioni sono stati ribadite eccome , non dimenticando però che il 25 Aprile è la festa della Liberazione che va celebrata in senso unitario da tutte le forze democratiche e non accentuando le divisioni. I referendum ci saranno in autunno, c'è tutto il tempo per fare le battaglie per portare avanti le posizioni a difesa della Costituzione in modo che i disegni reazionari vengano bocciati, ma necessita l'impegno concreto e quotidiano di chiunque ci creda .Se hai la pazienza di andare sul sito nazonale dell'ANPI troverai tanta documentazione che potranno arricchire le tue conoscenze e nello stesso tempo tenerti informato tu tante problematiche, augurandomi che anche tu quanto prima sii dei nostri in senso pratico ed operativo .
Caro palese tu parli del "paggetto di Renzi", ma non è un giornalista de L'Unità ? Hai sentito mai, dopo il " rinfresco di tal giornalino", il suo direttore ed i suoi redattori? Sbaglio o è ancora il giornale tuo e del tuo partito? Non ho mai ascoltato una tua critica sulle cazzate che spara. Scrivi di "disegni renziani" e " difesa della costituzione" ma ne hai mai parlato alle riunioni del tuo PD ? Ti sei pentito dell'intorcement alla Di Pasquale o diabolicamente perseveri? AMPI a parte ed a chi la rappresenta, ti rendi conto che è arrivata l'ora di parlare di una nuova resistenza? Esci allo scoperto per dindirindina!
Picchio Rosso tu maldestro L'Unità ho sempre letto Fino a che del PCI fu voce maestra Dalla Bolognina in poi Ho vagato su varie testate Naturalmente quelle più vicine a noi Di Repubblica sempre più mi son fidato Perchè con obiettività volevo essere informato A tutela del libero mio pensier in ogni strato Sempre allo scoperto ho operato Ma vedo che tu sei disinformato Di quanto scomodo sono stato Per il PD ho sempre lavorato Spesso lo ho pure criticato Quando d'accordo non sono stato A te proprio non scende in gola Della ola da me fatta a Manola Quando lei tutta sola doveva sopportar Le tante critiche al suo operar Di tanti anonimi su questo blog Che io Palese ho dovuto rintuzzar In molti purtroppo non sanno Che chi fa parte di un partito Come una famiglia lo ha concepito E quando un membro viene offeso Come un fratello va difeso A prescindere dalle interne diversità
O Antonio.... ho letto quello che mi hai raccomandato di fare. E' una mia sensazione o ti a ha battuto 3 a 0? Ngule che faccia tosta tì. Manole tutta sola? Ma a chiè l'arcunde la favule? Li criteche a l'uperate....? Dim che cazz ha fatt fina a mo... ha tradite o no chie ia vutate? Lasta stare il picchio rosso, che di coerenza e serietà, almeno da quel che ho letto, ne potrebbe prestare qualche tonnellata al tuo (mio ex?) partito. Concentriamoci sugli eventi campani. . . grr grr grr. La risposta me la darai a voce. Ti saluto cordialmente.
Naturalmente una tua sensazione secondo la mia visione Altrimenti Che scrivo a fà solo per farti incazzà Certo che era tutta sola Quando in tanti la hanno attaccata a mal parole Lei nessuno ha mai tradito Perchè sempre è nel Partito È passata si ad altra mansione Ma la politica rimane la sua passione Come da sua dichiarazione Anche se pur di traverso Senza il fido Giacomino La vedo sempre un pò più persa Con la sua mania del centro Vuol buttare tutti dentro Sta a noi caro compagno Trump Delle tredici Zero uno Di tener barra a dritta E non farci fregà da nessuno
Caro palese a rimar non son capace, perciò non posso; ci penserà il Picchioroso? Se costituisti i democratici "Perdavvero" c'era un motivo? Significava che tanti altri non lo erano. Il Casini ieri ha invitato i forzisti ed i pochi sbrandellati del suo gruppo a confluire nel PD. Anche un Di Sabatino locale è pronto con le sue due fogliette? Chi li accoglierà a chiappe unte? Io penso di saperlo , e tu.... certamente si. Mi auguro che ti dissocerai immediatamente e ti preparerai per una "nuova resistenza". Quand a cazz è trist l'Itaglie. (pardon... Az)
Con un tekel a piè pari or rispondo ai due compari. Non siete mica apparentati perchè * Cerulli vi ha battezzati? (corso) Nell' "anonimo" discorso intravedo un po' di rosso ma in te sì tanto amore, ma soltanto "biancofiore". Non difendere il "fratello" se in mano ha il coltello che di sangue è ancor vermiglio e l'accarezzi con cipiglio. Or mi taccio, più dir non posso....,resto sempre il Picchiorosso.
Nel tempo che verrà vedrem quello che accadrà se Casini e Verdini diverranno pieddini se questo mai accadrà forse ci toccherà scappà e altro partito rifondà per evitar le chiappe impostà tu parli di un local Di Sabatino che di nome fa Alfonso Martina detto anche Dodo Minore avendo uno zio lui maggiore che nel PD vorrebbe entrà perchè a sindaco si vuole candidà Dodo che è stato sempre di là come fa a passar di quà ? C'è sì questa nostra sorella che vorrebbe questa stampella ma la storia è sempre quella chiamerà mai il Minor sbarrella ? E se mai ciò accadrà PerDavvero Resistenza sarà perchè ognuno a casa sua deve stà se tranquillo vuole campà
O Topitti, gran palese, non sei conte nè marchese ma libraio proletario proccupato del lunario. Lascia stare le sorelle e le sue quattro stampelle. Orsù dunque, alla riscossa, ricantiam "Bandiera rossa". Come vedi, tacer non posso. . .ma resto indomito il Picchiorosso.
Oh indomito Picchiorosso si cantiam bandiera rossa saremo coro o solisti in questo mondo sempre più triste ricordo i tempi belli quando in tanti come fratelli notte e giorno a lavorà per le feste de L'Unità da proletari tutti in lotta per una migliore società dove giustizia, uguaglianza e libertà era il fine per noi tutti e l'umanità ora i tempi son cambiati siamo tutti disorientati da quotidiani attentati per non parlar della moralità Io comunque ci spero sempre che si smetta di ragionr col ventre e al più presto noi in tanti possiam tornar tutti in coro Bandiera Rossa e Internazionale a cantar