Non è un articolo da Blog, così i Rettori dell'Università Abruzzesi, non potranno bocciare il nostro racconto del quotidiano.
Il Sole 24 Ore ci offre un quadro analitico delle tasse universitarie della nostra Italia.
Scrive Francesca Barbieri " A guardare il ranking generale si va dai mille euro per gli studi linguistici e letterari a “L’Orientale” di Napoli ai circa 4mila di medicina a Pavia, con nel mezzo tutti gli altri atenei pubblici messi in fila sulla base della retta d’iscrizione piena per uno studente in corso. A questa classifica, però, se ne affiancano molte altre, perché ogni ateneo riconosce sconti in base al reddito, al merito e ovviamente ai vincitori di borse di studio".
A noi de I Due Punti, interessa la fascia con un reddito minimo del nuovo Isee.
Sei mila euro fino a diecimila euro.
Una cifra che con la nuova riforma dell'Indicatore della Situazione Economica Equivalente è facilmente superabile.
Purtroppo.
La comparazione delle Università abruzzesi è al confronto impietoso, con l'Università più antica al mondo.
Bologna.
Il capoluogo emiliano fa registrare ben 158 euro nelle due fasce di minimo reddito, mentre Chieti-Pescara ci regala un record socialmente poco invidiabile con 757 euro fino a 842 euro.
Cinque volte superiore.
L'Aquila si laurea con 558 euro all'anno, mentre Teramo del Rettore D'Amico, è la più attenta in Abruzzo con "soli" 392 euro nelle due fasce più gentili.
Teramo risulta essere invece, la più cara in Abruzzo per la fascia piena con 2432 euro all'anno, contro 1308 de L'Aquila e 1357 di Chieti e Pescara.
Quasi il doppio per un bel numero degli iscritti.
Com'era quella filastrocca?
"Il riconoscimento del diritto allo studio anche a coloro che sono privi di mezzi, purché capaci e meritevoli mediante borse di studio, assegni ed altre provvidenze da attribuirsi per concorso (art. 34, comma 3 Cost.)".
Dipende dalla fascia e dalla Università.
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