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Teramo. Il Palazzo del Braga a rischio collasso. Sarà puntellato...

4 minuti

E se all'improvviso la vecchia sede del liceo musicale Braga crollasse?
Parte dei problemi del centro storico potrebbero essere visti sotto un' ottica diversa.
Un nuovo contenitore, spazi meglio gestiti, una programmazione culturale più consona.
Si è solo una provocazione che troverebbe molti d'accordo e altrettanti inveire sulla necessità di spendere soldi su un edificio fatiscente che di valenza storica ha poco o nulla.Sta di fatto che il vecchio Braga potrebbe collassare da un momento all'altro. L' edificio rischia di avere i giorni contati, tanto che ieri pomeriggio vigili del fuoco e polizia municipale hanno provveduto a recintare l'area, vietare la sosta su piazza Verdi e via Cameli e chiudere un tratto di via Stazio, invertendo il senso di marcia su quello rimasto aperto. In serata sono cominciati i lavori di puntellamento dell'edificio, con la consapevolezza che una scossa di terremoto un poco più forte potrebbe causare danni irreversibili. Un problema in più per il sindaco Brucchi che vede la città diventare di giorno in giorno “sgarruppata”.
Problemi di carattere generale connessi a questa situazione, tanto che l'assessore Canzio, insieme a un dipendente dell'ufficio commercio, ha effettuato un sopralluogo anche per capire dove posizionare sabato mattina le bancarelle degli alimentari, della frutta e i furgoni che vendono porchetta visto che in piazza Verdi non ci potranno rimanere.
Un danno economico anche per la Tercoop che da ieri ha diversi stalli in meno da gestire.
Teramo cade a pezzi, un momento importante per ripensarla, per capire quale destino darle, visto che se nel breve periodo perderà anche l'ospedale non avrà più alcun appeal. Rimane l'università, su cui chi sta al governo cittadino a questo punto deve puntare forte.
Un confronto necessario con il rettore D'Amico ma anche con gli studenti che in futuro potrebbero essere fulcro e volano di una città che potrebbe risorgere a loro misura.
Fantasie, purtroppo. Si è troppo impegnati a gestire poltrone, studiare mosse e salti della quaglia, senza capire che i cambi epocali sono avvenuti in tante parti del mondo, cambi della storia politica sono avvenuti in altri capoluoghi italiani e perdere tempo a dichiarare di essere i più bravi senza dimostrarlo serve a nulla.
Crolli il Braga e dalle macerie rinasca una nuova città se serve a qualcosa...

Fabio Capolla

Ordinanza ultim'ora.

Stravolto, infine, il traffico nelle aree adiacenti l’Istituto Statale Superiore di Studi Musicali e   Coreutici “Gaetano Braga”, in piazza G. Verdi, per la messa in sicurezza temporanea del manufatto   edilizio. Con decorrenza immediata e fino a nuovo ordine, il provvedimento dispone che:   ▪ siano interdetti il pubblico utilizzo, la circolazione e la sosta veicolare, nonché il transito pedonale,   nella porzione di area pubblica denominata piazza G. Verdi, in corrispondenza e prospicienza dei   civici 19 – 20 – 21 – 22 – 23 – 24 e 25, per una profondità pari a mt. 10 dall’edificio;   ▪ siano interdetti il pubblico utilizzo, la circolazione e la sosta veicolare, nonché il transito pedonale,   in via Sant’Antonio, nel tratto compreso tra via F. Savini e via Stazio, in corrispondenza del   margine destro, per una profondità pari a mt. 4 dall’edificio;   ▪ siano interdette la circolazione e la sosta veicolare in via Stazio, nel tratto compreso tra via   Sant’Antonio e vico del Riccio, dove sarà consentito unicamente il transito pedonale mediante   percorso protetto;   ▪ i veicoli in uscita dal parcheggio di piazza G. Verdi svoltino obbligatoriamente a destra su via   Sant’Antonio;   ▪ sia invertito il senso unico di marcia in via Muzi, nel tratto compreso tra via F. Savini e via Stazio,   con direzione di marcia verso quest’ultima, con unica eccezione per i veicoli in uscita dal   parcheggio di piazza G. Verdi che, oltre che svoltare a sinistra su via Muzi, potranno anche svoltare   a destra per immettersi in via F. Savini e poi dirigersi a sinistra verso via L. Paris;   sia invertito il senso unico di marcia in via Stazio, nel tratto compreso tra via Muzi e vico del   Riccio, con direzione di marcia verso quest’ultimo, con svolta obbligatoria a destra su vico del   Riccio.

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Commenti

È assurdo che un palazzo fatiscente ed a rischio crollo non venga demolito, soprattutto se si pensa che quelle strade adiacenti sono quotidianamente battute da pedoni. Pregio storico? Alcun pregio storico deve prevalere dinanzi al rischio di una vira umana. Piu che "Crolli il Braga e dalle macerie rinasca una nuova città se serve a qualcosa..." bisogna scrivere "venga demolito il Braga (e non solo)..."
Altro che nessun valore storico! Ma ci siete mai entrati? Avete mai visto il chiostro? A cosa volete si riduca Teramo, pur di far transitare le auto? Battiamoci piuttosto perché venga ricostruito, così ci potrete girare intorno con i vostri suv.
Nonostante tutto, il terremoto a Teramo ha fatto meno danni dei nostri pseudo-politici degli ultimi 20 anni, che hanno pensato solo ed esclusivamente a poltrone , poltroncine , incarichi e quant'altro, senza pensare minimamente alla città , senza nessuna seria programmazione senza manutenzione sperperando montagne di soldi in lavori inutili e dannosi.
Demolizione e ricostruzione
E' ora di fare pulizia. Giù l'ex Braga, giù il mercato coperto, e al via una riqualificazione dell'intera area. E' vero, dispiace, ma la vita va avanti e Teramo non può più aspettare. La Teramo abbandonata va riqualificata. Quale migliore occasione se non questa????
... Demolire... ... Ricostruire... ... Non sapete nemmeno di cosa parlate...
TeramANOmedio, quale sarebbe la sua proposta? Continuare ad entrare in quei ruderi? Contnuare a ristrutturare quei palazzoni con le mura marce in ZONA 1? Ma mi faccia il piacere, mi faccia!