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Rifiutopoli: Tutti assolti.

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Il Fatto non sussiste.
Ripetiamolo insieme.
Il fatto non sussiste.

Un'inchiesta del lontano 2008.
Un impianto di bioessicazione da realizzare a Teramo.
I Pm Gennaro Varone e Anna Rita Mantini avevano chiesto 1 anno e 6 mesi per Di Stefano,  5 anni di reclusione a testa per Venturoni e Rodolfo Di Zio e l'assoluzione per Cardarella e Ferdinando Ettore Di Zio.
Le accuse ruotavano intorno a diversi presunti reati.
Corruzione,  abuso d'ufficio, istigazione alla corruzione,peculato, turbativa d'asta e millantato credito.
Il Giudice Angelo Zaccagnini ha usato due formule fondamentali " Il Fatto non sussiste e Per non aver commesso il Fatto".
Il Senatore Di Stefano ha così commentanto sulla sua pagina di facebook, sintetizzando il pensiero e lo stato d'animo delle famiglie, degli amici, per la famiglia Di Zio, per tutti quei mesi di condanna mediatica " 
ASSOLTO PERCHE' IL FATTO NON SUSSISTE. Vorrei che sotto questo post commentassero quelli che in questi anni si sono sciacquati la bocca con il mio nome. Per fortuna che molto più numerosi sono stati coloro i quali hanno sempre creduto in me".
Venturoni appare emozionato.
Telefona alla moglie.
Bisbiglia ad alta voce " Assolto".
Chiude il telefono e rivive tutte quelle ore ad ascoltare le intercettazioni.
La mano è rossa, gonfia.
Si accarezza il volto.
L'aria è diversa.
La testa, per fortuna, era rimasta sempre alta.



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Tanto fango è stato gettato senza scrupoli, con sfacciata cattiv0eria, senza sapere, senza conoscere, senza capire. In una società dell'immagine e della comunicazione chi pagherà i danni arrecati?