Ci ripetiamo.
La solita vergogna.
Io se fossi nell'assessore all'Ambiente del comune di Teramo, oltre a pensare a Frondarola, Travazzano, Valle San Giovanni, il centro del mondo per molti ricercatori dell'altro universo, mi unirei con i cittadini teramani e armato di taglia erba, dopo le doverose scuse, proverei a riparare alla residuale manutenzione.
"Colleparco fa da sè" è un nuovo comitato spontaneo formato da un gruppo di residenti stanchi dell'inesistenza del modello Teramo.
I "Colliparchesi" si sono dimostrati minuziosi, precisi, attenti, dotati di senso civico e rispettoso del quartiere.
Semplici amici che hanno tagliato bordo a bordo, l'erba incolta per ragioni sanitarie, di sicurezza e di decoro ambientale.
Un reperto dell'antica amministrazione Brucchi è stato rinvenuto nel corso dei lavori.
Dalla foresta amazzonica è stato riesumato un vecchio palo della luce che il comune avrebbe dovuto rimuovere.
C'è sempre tempo, vero?
Il resto sono le tasse che si pagano per un servizio inesistente.
La copiosa denuncia sociale prende forma e sarà la prima a essere firmata da ogni rappresentante dei comitati di quartiere.
Qualcosa sta cambiando a Teramo.
La gente è stanca.
Non sottovalutatela, sarebbe un grosso errore.
Foto SuperWoman
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