"Nel Rugby cede l'agonismo individuale, il virtuosismo del singolo, per lasciare il posto all'ascesa del "gruppo" nel quale le competitività individuali, prima si compongono, poi si fondono, risolutive, secondo schemi prestabiliti, traducendo i contributi e le capacità di tutti nella storia dell'evento. E' questa vita di "gruppo" una caratteristica specifica del rugby. Viverla significa tendere verso quella finalità formativa che sta tanto a cuore alle comunità sane, perché essa finalità ha come supporto una genuina educazione alla socialità" ( Da " SPORT E PERSONALITA' VALORE EDUCATIVO DELLO SPORT - IL GIOCO DEL RUGBY " di Giannino Scuderi e Aldo Invernici-1982)
Il rugby è uno sport di squadra che privilegia la socialità e il valore del gruppo, uno sport che coinvolge corpo e spirito.Il risultato nel rugby si conquista solo giocando l’uno per l’altro raggiungendo una sinergia che coinvolga ogni componente della squadra.
Le regole non si discutono così come le decisioni dell’arbitro, anche se sbagliate; il rispetto degli avversari è sacro, non si gioca mai “contro” un’altra squadra ma sempre “con” un’altra squadra.
Le sconfitte subite vanno accettate e servono da stimolo per migliorare il gioco di gruppo.
I bimbi imparano che, nonostante la loro forza o la loro velocità, poco possono da soli.
Hanno sempre bisogno del “sostegno” dei propri compagni e chiunque può essere importante per la vittoria in base alle proprie capacità. Forza, agilità e velocità sono fondamentali e non si troveranno mai, o quasi, queste caratteristiche in un solo giocatore.
Nel rugby c’è bisogno di tutti: dal rugbista potente a quello veloce ma anche a quello capace di leggere il gioco della squadra avversaria e dare sostegno alla propria; c’è spazio per tutti purché ci siano impegno e la volontà di essere in sintonia con la squadra.
L’energia e l’irrequietezza di alcuni ragazzi, con il rugby, viene indirizzata e messa a disposizione del gruppo, superando, così, i problemi di socializzazione che spesso ne derivano; di contro tanti ragazzi con poca fiducia nelle proprie capacità trovano nel loro team e nei propri compagni la sicurezza necessaria a superare le proprie paure.
Il ruolo sociale ed educativo che il rugby può svolgere è notevole: la sua morale, le sue regole ferree, la centralità del gruppo, l’attenzione possono dare ai ragazzi l’opportunità di eccellere.
Nel rugby lo sport torna ad essere un modello positivo con una dimensione etica e morale di cui troppo spesso perdiamo le tracce in tanti altri sport. Il Terzo tempo è il coronamento di una partita di rugby, racchiude in sè tutti i valori di questo sport: l’amicizia, il rispetto per l’avversario, il valore del gruppo; è un momento di socializzazione tra i giocatori di entrambe le squadre e le loro famiglie. Nella nostra città c’è chi, da 40 anni, porta avanti con passione e dedizione questo stupendo sport. La passione è quella che spinge tanti ex giocatori a passare il loro tempo libero insegnando RUGBY, nessun secondo fine, solo una grande voglia di stare insieme ai loro compagni e trasmettere i valori di un gioco che non finisce appendendo le scarpe al chiodo, a loro si aggiunge un nutrito gruppo di genitori “entusiasti” che danno una mano concreta nell’organizzazione della stagione.
L’Amatori Rugby Teramo anche per questa stagione ci sarà.
La fucina delle nuove leve partirà dalla Under 6, poi Under 8, Under 10, Under 12, Under 14 per la categoria MiniRugby, Under 16 e Under 18 per le Juniores sia maschile che femminile, le seniores sia maschile che femminile (la maschile milita nel campionato di C2; la femminile partecipa alla Coppa Italia di rugby a 7) ed infine la categoria OLD, composta da “vecchietti” che senza rugby proprio non possono stare, che partecipa a tornei in giro per l’Italia e per l’Europa. Fiore all’occhiello della società è Marco Riccioni che ha iniziato a giocare nelle giovanili del Teramo Rugby e, ad oggi, ha già vinto un campionato italiano con il Calvisano; è capitano della nazionale Under 20 ed è in odore di convocazione nella nazionale maggiore per questa stagione.
Non è l’unico ad essere stato convocato in nazionale: anche la squadra femminile,infatti, ha avuto la sua “convocazione”. La piu' bella vittoria l'avremo ottenuta quando le mamme italiane spingeranno i loro figli a giocare al rugby se vorranno che crescano bene, abbiano dei valori, conoscano il rispetto, la disciplina e la capacita' di soffrire. Questo e' uno sport che allena alla vita.J. Kirwan Ex Allenatore Nazionale Italiana di Rugby Contatti e Informazioni Giuseppe Di Nicola 348.9175834 Emily Cipollone 339.2527451 rugbyteramo1976@gmail.com
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Ti abbraccio, Carlo.
Il Rugby è forza... Il Rugby è regola... Il Rugby è sofferenza... Il rugby è soddisfazione... Il rugby è, se c'è un amico da sostenere o se c'è un amico che ti sostiene... Il rugby è rispetto dell'avversario... Il rugby è accettazzione dei propri limiti... Il rugby è orgoglio nel confrontarsi con un avversario più forte di te... Il rugby è rispetto dell'arbitro... Il Rugby è non mollare mai... È questo era mio fratello .... Un abbraccio al Teramo rugby...la mia squadra, il mio sangue...
Fabio Tullii