Salta al contenuto principale

ASL Unica: L'Aquila e Teramo pagheranno i conti di Pescara e Chieti?

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Ci provano.
Luciano da Pescara e Silvio da Chieti.
Ci provano semplicemente.
Il Presidente della Regione, Luciano D'Alfonso e l'Assessore alla Sanità, Silvio Paolucci.
L'asl di Pescara chiuerà il suo clamoroso bilancio con un passivo di sedici milioni di euro.
L'asl di Chieti  chiuderà il suo  meraviglioso bilancio con un passivo di 24 milioni di euro.
L'asl di Teramo ha deciso di chiudere il suo bilancio a meno 1 milione e mezzo di euro anche perchè stufa di contribuire ai debiti delle sorelle gemelle.
L'asl de L'Aquila chiuderà il suo bilancio con un bel pareggio.
Risultati?
Chieti-Pescara, meno 40 milioni di euro.
L'Aquila-Teramo meno 1,5 milioni di euro.
Ecco l'idea dell'Asl unica e i meno virtuosi assorbiranno chi le virtù le mangia da una vita.

Ci provano.
Luciano da Pescara e Silvio da Chieti.
Ci provano semplicemente.
Il Presidente della Regione, Luciano D'Alfonso e l'Assessore alla Sanità Silvio Paolucci.
L'asl unica non esiste da nessuna parte, anzi, dove è stata solo ipotizzata, solo pensata, solo sperimentata si sta tornando clamorosamente indietro.
La Toscana non ha l'Asl unica.
Si avrà una riduzione da 12 a tre a partire del 1 Gennaio 2016.
L'Emilia Romagna non ha l'Asl unica.
Non esiste un esempio gestionale che possa essere preso da modello e giustificare la scelta sanitaria della regione Abruzzo.

Ci provano.
Luciano da Pescara e Silvio da Chieti.
Ci provano semplicemente.
Il Presidente della Regione, Luciano D'Alfonso e l'Assessore alla Sanità Silvio Paolucci.
L'Asl unica significherebbe una sola centrale di appalti e di servizi.
Significherebbe centinaia di milioni di euro gestiti da una sola struttura  amministrativa.
Un solo e unico apparato che dimenticherebbe le realtà dei territori, la storia, le imprese e l'indotto locale.
La politica che fagocita le altre politiche.
All'ingrosso dell'ingrasso.

Ci provano.
Luciano da Pescara e Silvio da Chieti.
Ci provano semplicemente.
Il Presidente della Regione, Luciano D'Alfonso e l'Assessore alla Sanità Silvio Paolucci.
L'Asl unica e il mancato rispetto dei territori attraverso le diversità orografiche, sociali e culturali.
Identità.

Ci provano.
Luciano da Pescara e Silvio da Chieti.
Ci provano semplicemente.
Il Presidente della Regione, Luciano D'Alfonso e l'Assessore alla Sanità Silvio Paolucci.
L'Abbiamo capito.
Ma l'ASL unica non si farà...e non finisce qui. 




 

Commenta

CAPTCHA

Commenti

Chi ci deve mangiare in questa storia? A chi serve questa stupida idea? Chi pagherà questa idiozia? Chi risponde a queste domande?
Immagino lei veda la Toscana (da 12 a 3 ASL) come modello gestionale virtuoso e secondo me ha pure ragione. Ecco i numeri: Abitanti Toscana: 3,75 milioni (superficie 22.994 km2) Abitanti Abruzzo: 1,33 milioni (superficie 10.794 km2) Quindi? La difesa delle 4 ASL pare un po' deboluccia. D'accordo sulle diversita' orografiche ma su quelle sociali e culturali!!! Identitarie poi !!! Un solo e unico apparato gestionale farebbe diminuire lo spreco di risorse pubbliche oltre che ridurre i possibili rischi di corruzione. Spero davvero che il progetto di ASL unica arrivi a compimento.

 Valgono le stesse ragioni per l'asl unica, appunto. 

Una ASL unica in Italia con le stesse regole e condizioni per tutti e con sedi periferiche in ogni provincia. Basta con le Repubbliche Autonome. Non dividiamo quello che i nostri avi hanno unito sacrificando la loro vita.
L'ASL unica a mio avviso, per quanto riguarda la Nostra Regione, mi sembra l'idea più azzeccata! 1.200.000 abitanti, che ragione c'è di avere 4 direzioni strategiche? Io cttadino abruzzese ho la nbecessità di avere una struttura che funzioni, dove, nella necessità, possa trovare strutture idonee alla risoluzione dei miei problemi di salute! Più ASL servono solo ai politici per avere capisaldi e addentellati, nell'ipotesi migliore per la cura delle proprie clientele. Questi politicanti, mi ricordano tanto i vari Gaspari e Susi di trentanni orsono. forse non si rendono conto che oggi la Società che stiamo vivendo ha bisogno più che mai di riforme vere, forti ed efficaci. La sinistra riformista deve, oggi più che mai, alzare le proprie bandiere e lanciarsi in una battaglia necessaria e non più rinviabile. I CONSERVATORI devono farsene una ragione. Se non ne sono capaci e bene per loro, ma ancora di più per il nostro Abruzzo, il loro ritorno nelle anguste sfere della desta.
Il pescarese D'Alfonso non ha alcuna considerazione delle richieste avanzate dai singoli consiglieri regionali di Teramo. Infatti i consiglieri Regionali Teramani solo uniti possono ottenere qualcosa sia per il punto nascita dell'ospedale di Atri sia per scongiurare l'istituzione della ASL unica in Abruzzo, magari minacciando la fuoriuscita dalla maggioranza e determinando la fine della legislatura del Pescarese. Per la provincia di Teramo D'Alfonso sta facendo peggio di Chiodi.