Prima della Provincia.
Prima dell'Esercito.
Prima dei soliti eroi.
La Gente di Montagna che è cresciuta con il Maestro D'Angelo,con Enrico De Luca, con tanti altri silenzi, fuoco da faggio, con il canalone, con la croce, con i respiri lenti e i passi cadenzati dalle foglie d'autunno.
In Montagna si cammina lentamente ma senza fermarsi.
Si arriva.
I nomi?
Graziano D'Abbondanza e la sua magica turbina, Maurizio Felici, Paolo Di Furia Presidente di Tua srl, Kalesh Di Sarno, Guido Zechini, Renato Di Paolantonio, Antonio Riccioni, Stefano Pierangeli, Mirko De Luca e la sua base, la Gran Baita di Flora che vegliava e tante altre dimensioni.
Poi ma non poi perchè era prima, lontano dallo Schettino di turno, Paolo Romelli, con il suo battipista, il vero eroe che ha salvato alle 23 di Giovedì ai Map la vita a tre residenti, ridotti al minimo delle loro condizioni psico fisiche.
Poi il sindaco Michele Petraccia, il maggiore degli alpini Massimiliano Careddu, l'esercito, i Bersaglieri di Altamura, il Cai di Pietracamela,il maestro di sci Plinio Bellabona e tanta altra forza umana e militare.
Prati di Tivo?
Bella con 6 metri di neve scesa a terra e 4 metri e mezzo di compatta.
Un muro bianco che non ha ucciso perchè i montanari rispettano la montagna.
La conoscono, la temono, l'amano.
La vivono non da eroi ma da uomini.




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