i Due Punti

Vi potrei raccontare il dietro le quinte della vittoria delle elezioni di Fabio Altitonante a sindaco di Montorio.
Vi potrei raccontare di Elena, una professionista meravigliosa per empatia e carica umana; di un amore che sa ascoltare e sorridere tra ricci e ironia; di una famiglia che ha profonde radici sul territorio.
Quando ho visto la coerenza di Francesca Persia e Maria Di Domenico fare da contraltare nell'antitesi di Marilena Rossi di Fratelli d'Italia ( dimissioni immediate e tanto imbarazzo)  e della Lega di Montorio del quale coordinatore non ricordo il nome ( dimissioni immediate e tanto imbarazzo); ho compreso che la vera politica non si era dimenticata della strada, dei campanelli, dei rapporti umani.
Quando ho letto i comunicati stampa di Manola Di Pasquale contro Fabio Altitonante ho intravisto che sotto il vestito di una lista di abbattitori di Amministrazioni ci fosse il nulla, il senza futuro, l'altare degli altarini  senza fede.
Manola Di Pasquale e non Marcello D'Emidio?
La follia portata all'ultimo e meritato posto.
Vi prego di rimanere in silenzio per sempre e oltre le ragioni strategiche. 
I guru della politica nostrana hanno perso perchè il territorio voleva eleggere un'Amministrazione alla Zaia o alla De Luca; un sindaco che sia lontano dai ricattucoli ma che abbia le spalle grosse per sognare in maniera progettuale e concreta.
Raniero Barnabei è la sintesi di Montorio che vuole cambiare con il senso dell'appartenenza e non con il dettato da parte del capoluogo di provincia o chiese vicine.
Ora tutti sul carro dei vincitori, vero?
Montorio non è di Fabio Altitonante ma Fabio Altitonante dovrà restituire a Montorio gli occhi di quel bambino che giocava nel campetto della scuola e sognava oltre quella rete.
Ricostruzione, innovazione, ambiente, turismo, cultura, educazione, lavoro e sociale. 
I bambini che nasceranno hanno il diritto di poter vivere in Un'Altra Montorio...