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L'assurdo a Teramo. Sfollato non può entrare in casa per mancanza di corrente elettrica. L'Ater? La Regione Abruzzo?

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Accade ma accade sempre e solo a Teramo?
Immaginate di essere uno sfollato per il terremoto a Teramo.
Immaginate di essere contento perchè assegnatario di una nuova casa.
Immaginate di vedere finalmente la luce fuori dal tunnel.
Immaginate di aver firmato il contratto nella seconda metà di Giugno. (24)
Immaginate di non poter entrare nella nuova abitazione perchè vi sono dei problemi con l'impianto elettrico.
Immaginate di non aver alcuna assistenza e di dover attendere un tecnico da Bergamo.
Immaginate che da tre mesi questo tecnico si possa anche chiamare Godot.
Immaginate che questo teatro dell'assurdo, Samuel Beckett. sia solo un dilettante e che a Teramo, succede di tutto ma a volte, non serve immaginare la realtà.
Che fare? Che fa l'Ater? La Regione Abruzzo? Chi interviene?https://www.youtube.com/watch?v=wkQkh6Qcsu8

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Commenti

Mi dispiace per questo Signore,ma costui percepirà sicuramente il.CAS contributo per l'autonoma sistemazione.Se così fosse essendo per.altro uno sfollato,chi in.effetti paga l affitto dovremmo essere noi contribuenti.
Sarebbe il.caso che venisse chiarita la,sua posizione.

Pet il sig. Carlo e per tutti gli altri umani: non solo percepisce il CAS, ma anche i soldi per il trasloco, a carico del Comune di Teramo, non paga gli allacci perché a carico dell'ATER, non pagherà gli affitti fino a quando la sua precedente abitazione, di proprietà pubblica, non sarà ripristinata e avrà diritto di nuovo al trasloco, di nuovo agli allacci, di nuovo a tutto. Per l'amore di Dio, tutta la comprensione possibile ma mi chiedo e tutti ci chiediamo: ma perché costoro hanno diritto a tutto ed invece chi abitava in affitto in un appartamento privato, deve provvedere da solo a tutto? Si ritiene già fortunato se percepisce l'autonomia sistemazione... Senza parlare dei singoli proprietari che con grande sacrifici e sanguinosi mutui sono riusciti ad acquistare una casa. A loro, nessuno provvede al trasloco, agli allacci, all'assegnazione gratuita di altri appartamenti, a tutto ciò che il "povero e sfortunato" sfollato lamenta ingloriosamente. Scusate lo sfogo, ma non se può più di costoro che accampano diritti su diritti senza mai sforzarsi per un allaccio, pagandolo di tasca propria. Invito tutti i normali umani, compreso i giornalisti e blogger d'assalto a verificare con i propri occhi gli appartamenti assegnati a titolo assolutamente gratuito agli sfollati delle case popolari, appartamenti che i comuni mortali hanno pagato, fino a qualche anno fa, considerevoli somme di anni di sacrifici, di rinunce, di pane e mortadella per poter dare un tetto ai propri figli. È facile lamentarsi e piangere davanti alle telecamere ed ottenere tutto ciò che gli altri hanno dovuto sudare e soffrire. Il terremoto è passato per tutti anche per i territori dell'Emilia Romagna, ma li la gente non ha aspettato la manna celeste, il CAS, i traslochi e gli allacci gratuiti. Li si sono tutti rimboccati le maniche e sistemato case, fabbriche, fattorie e la vita è tornata alla normalità. Non si può piangere sempre ed aspettare che gli altri pensino a te. Si dice: aiutati che Dio ti aiuta.

Caro Carlo se la sua preoccupazione è questa lo rassicuro dicendogli che non prendiamo più nessun contributo da quando abbiamo firmato per l’alloggio per altro non funzionante. Le auguro una buona giornata.