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Ospedale Mazzini di Teramo: ECCO QUELLO CHE HO TROVATO.

2 minuti

Giovedì mattina ho fatto una visita ispettiva al Mazzini di Teramo come prima tappa di un sopralluogo ai quattro ospedali della provincia di Teramo al fine di verificare se e come stia funzionando il piano di riqualificazione messo in campo dal governo regionale.
Quello che è emerso è la conferma di un Piano Sanitario calato dall’alto ed avulso da quelli che sono gli effettivi bisogni dei cittadini. Tanto che il Mazzini presenta un' organizzazione lontana da una analisi concreta dei dati e di quelle che sono le vere necessità e che fa, unitamente all’obsolescenza delle strutture, dell’ospedale teramano la cenerentola tra gli Hub abruzzesi.
Una condizione aggravata ancora di più dalla mancata previsione nel PSR, a differenza di quanto accaduto per Chieti e Pescara, della trasformazione in Dea di secondo livello.Ben venga la ristrutturazione messa in campo di taluni reparti, in primis il pronto soccorso, ma occorre risolvere le criticità annose come l’assenza cronica di personale, e riorganizzare, in armonia con glia tre presidi, basandosi esclusivamente sui bisogni dei cittadini e sull’esigenza di aumentare la qualità dei servizi. E farlo subito altrimenti il Mazzini rischia di restare il fanalino di coda della sanità abruzzese.

Ps: colgo l'occasione per ringraziare il personale medico ed infermieristico per l'accoglienza e la disponibilità.                                                                                                                                                                 Riccardo Mercante
Consigliere Regionale Cinque Stelle

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Meno male che qualche politico si occupi del nostro Ospedake Civile Mazzini,che in ogni caso ha fortunatamente per noi teramani,diversi reparti eccellenti. Carlo
"Quello che è emerso è la conferma di un Piano Sanitario calato dall’alto ed avulso da quelli che sono gli effettivi bisogni dei cittadini. Tanto che il Mazzini presenta un' organizzazione lontana da una analisi concreta dei dati ..." parole vuote senza contenuti. quali i reparti che ha visitato? cosa gli hanno riferito i professionisti incontrati? ma soprattutto a quali dati si riferisce? forse tanti $$ "dati" davnoi cittadini ai politici del m5s e i collaboratori/portaborse profumatamente pagati. ecco sig consigliere regionale, si guadagni lo stipendio e provi ad articolare un intervento più chiaro nei luoghi e nei modi che il suo ruolo imporrebbe, questo si documentato di dati ed elementi oggettivi. ed ancora, eviti di mortificare lo sforzo che altri sostengono quotidianamente per garantire silenti una sanità migliore, cure appropriate nel rispetto di tutti, e risparmiaci (immagino anche economicamente) a noi cittadini e ai pazienti vanitose passerelle.
L NUOVO OSPEDALE UNICO GIA' C'E' Da quando il governo regionale ha ipotizzato la riorganizzazione logistica dei presidii ospedalieri in una singola sede per ogni provincia abruzzese , a Teramo già pare cosa fatta riguardo al sito dove deve essere realizzato il nuovo ospedale unico . Infatti qualche giorno fa su tutta la stampa locale sono apparsi articoli in merito ad una trattativa in corso per l’acquisto di terreni in Val Tordino nella zona di Selva Piana e aree limitrofe L’operazione di concentrare tutto in quattro presidi ospedalieri mi trova del tutto contrario in quanto verrà fatta a spese di tanti disservizi in rapporto all’utenza e sarà oneroso per le casse pubbliche in rapporto ai costi da affrontare per le edificazioni di nuovi edifici con relative dismissioni degli esistenti . Ma siamo diventati matti ? Il centro storico di Teramo ( mi soffermo a parlare solo della nostra realtà ) strabonda di edifici dismessi in passato ad uso sanitario , vedonsi ex sede del Mazzini in viale Crucioli, ex Psichiatrico in circ Ragusa , ex Ospedaletto in via Taraschi, ex Dermatologico in Corso Porta Romana. Adesso a breve termine a questa nutritissima e qualificata lista ci aggiungiamo pure il Mazzini di Villa Mosca? Sede la cui edificazione tra primo e secondo lotto fu ultimata negli anni 80, mentre le strutture a servizio come i parcheggi sono ancora in costruzione ? Pongo una prima domanda a questi signori della politica regionale, nuovi strateghi in politica sanitaria : è logico e salutare spostare un nosocomio da una posizione assolata , asciutta , arieggiata in modo naturale , per realizzare una nuova struttura ospedaliera all’interno di un alveo fluviale umido , dove a poca distanza, fino ad un secolo fa era zona paludosa regno della dea malaria e a un tiro di schioppo dalla nauseabonda discarica di Grasciano ? Questo solo perché tale zona sarebbe baricentrica con gli altri presidi del territorio Provinciale da dismettere ? Teramo da Selva Piana dista solo 14 chilometri con tanto di superstrada, pur se male realizzata. La centralità di Teramo capoluogo nulla conta ? Teramo capoluogo dopo che è stata privata della Caserma degli Alpini , del Distretto Militare , sedi territoriali di Telecom ed Enel , Banca D’Italia ecc ecc. ecc…… deve perdere pure il presidio ospedaliero ? Poi tutti a versare lacrime di coccodrillo per le risultanze negative sotto l’aspetto economico e sociale ? Se mai si dovesse attuare lo scellerato proposito di cui sopra, possibile che non si possa concretizzare un adeguamento con relativo ampliamento del Mazzini a Villa Mosca, considerata in primis la posizione climatica ottimale ? I terreni circostanti debbono essere utilizzati solo ad uso e consumo dei palazzinari di turno? La politica cittadina, intesa in senso trasversale, nulla dice in merito ? La politica cittadina preferisce rimanere supina e passiva ai voleri dei capibastone periferici? Antonio Topitti commerciante libraio del centro storico .
All'anonimo professore. Lei è pregato di parlare in prima persona e non al plurale. Perché il suo scritto è solo dileggio e zero contributo. Stia tranquillo che l'attenzione del consigliere, nel silenzio totale dei politici teramani, ha mortificato solo le sue capacità intellettive e forse dato fastidio a qualche politico di sua stretta vicinanza. Non sia pavido si firmi professore, il coraggio non è richiesto.
Grazie sig. Topitti... ottima analisi... La domanda è: a quale punto bisogna giungere con la nostra cecità come elettori, per accorgerci di essere stati traditi da tanto e totalmente dai nostri eletti, diventati tutti pezzi di apparati, incapaci di propria volontà politica vera (nel senso di ricerca del bene della città) per la propria gente?!? Certo, ci vuole ben altro che una 'passeggiata' attraverso i nostri ospedali e servizi (che potrebbero dire gli operatori, sapendo di poter subire pesanti ripercussioni da una dirigenza asservita al potere politico?!) per accorgersi dei danni causati dall'abbandono politico del bene della nostra città, dell'amministrazione ridotta a quella ordinaria, all'involuzione drammatica della sanità locale... ma è comunque un passo che troppi altri politici neppure hanno mosso! Se non ci svegliamo, e in fretta, avremo poco da piangerci addosso quando raccoglieremo i cocci della nostra sanità distrutta o comunque migrata altrove, foss'anche a 14 km. fra puzze (Amadori docet) e zanzare... Mi piange il cuore già oggi ad osservare il punto in cui siamo arrivati e, purtroppo, l'esperienza insegna che non c'è limite al peggio... salvo 'rivoluzioni' culturali, morali e, perché no, di ben altra politica che quella del nepotismo e dell'appartenenza ad apparati ed ai potenti di turno, ma che nulla ha a che fare col bene della nostra gente! La nausea sale a sentire e leggere la demagogia politica che impera, nascondendo i propri meschini interessi... e il senso di impotenza distrugge...