Un commento che illumina d'immenso.
Scusate la citazione.
Gli stati generali della cultura a Teramo, Torino o dove volete.
Siamo Universali.
Si legge" Gli Stati generali sono un modello organizzativo di consultazione e progettazione partecipata utilizzato per condividere scelte e definire priorità all’interno di un sistema: la cultura, in risposta ai mutamenti in corso, necessita di un ripensamento del proprio ruolo anche in relazione agli altri sistemi economici e produttivi del territorio, con i quali concorre allo sviluppo locale.
Un lavoro che coinvolge attivamente gli operatori, le istituzioni culturali e gli amministratori pubblici e li invita ad essere parte attiva nella scrittura di linee guida condivise e di prospettiva. Per fare questo è previsto che chi si occupa di beni e attività culturali in Piemonte si confronti su temi intersettoriali e di comune interesse e che partendo da esperienze specifiche contribuisca a costruire ragionamenti di sistema.
I temi scelti riguardano le questioni centrali del dibattito in corso sulla cultura: dalla governance del sistema culturale e la sua interazione con gli altri settori produttivi ed economici al rapporto con l’Europa e con i diversi livelli amministrativi, dal coinvolgimento del cittadino nelle dinamiche culturali alle nuove professionalità e alle prospettive di lavoro nel mondo della conoscenza, dal rapporto con l’innovazione e l’applicazione delle nuove tecnologie alla creatività, ma anche alla valorizzazione e fruizione dei beni culturali, dei luoghi e dei prodotti turistici.
L’agenda dei lavori prevede l’organizzazione di diversi appuntamenti per garantire la partecipazione di tutto il territorio: cinque giornate di lavoro in altrettante aree del Piemonte avranno il compito di far emergere da ognuna le caratteristiche e le specificità del sistema culturale locale nonché le proposte e le potenzialità.
Ciascun incontro avrà la duplice finalità di far lavorare insieme gli operatori del settore in una giornata dedicata e, il giorno successivo, di aprire il ragionamento sul ruolo della cultura ai rappresentanti degli altri settori economici e produttivi locali.
A dicembre 2016 una giornata conclusiva a Torino raccoglierà i contributi e le proposte che emergeranno nei territori regionali per tradurli in linee guida operative e condivise".
Torino?
Abbiamo solo copiato?
Ognuno ha i suoi costi.
Noi 23 mila euro per una cosa già fatta, conosciuta, vista e odorata.
Senza parole.
www.regione.piemonte.it/cultura/cms/stati-generali-della-cultura.html
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Commenti
Nicola non si giustifica la cifra di 23 mila euro con una sala di tavoli, sedie e tante chiacchiere. Per favore. Lo trovo vergognoso. Almeno un pò di decenza.
Con 23 mila euro veniva fuori una bellissima mostra e non mostri. Vedremo.