Salta al contenuto principale

Gli stati Generali della Cultura di Torino....o Teramo. Uguale.

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Un commento che illumina d'immenso.
Scusate la citazione.
Gli stati generali della cultura a Teramo, Torino o dove volete.
Siamo Universali.
Si legge
Gli Stati generali sono un modello organizzativo di consultazione e progettazione partecipata utilizzato per condividere scelte e definire priorità all’interno di un sistema: la cultura, in risposta ai mutamenti in corso, necessita di un ripensamento del proprio ruolo anche in relazione agli altri sistemi economici e produttivi del territorio, con i quali concorre allo sviluppo locale.
Un lavoro che coinvolge attivamente gli operatori, le istituzioni culturali e gli amministratori pubblici e li invita ad essere parte attiva nella scrittura di linee guida condivise e di prospettiva. Per fare questo è previsto che chi si occupa di beni e attività culturali in Piemonte si confronti su temi intersettoriali e di comune interesse e che partendo da esperienze specifiche contribuisca a costruire ragionamenti di sistema.
I temi scelti riguardano le questioni centrali del dibattito in corso sulla cultura: dalla governance del sistema culturale e la sua interazione con gli altri settori produttivi ed economici al rapporto con l’Europa e con i diversi livelli amministrativi, dal coinvolgimento del cittadino nelle dinamiche culturali alle nuove professionalità e alle prospettive di lavoro nel mondo della conoscenza, dal rapporto con l’innovazione e l’applicazione delle nuove tecnologie alla creatività, ma anche alla valorizzazione e fruizione dei beni culturali, dei luoghi e dei prodotti turistici.
L’agenda dei lavori prevede l’organizzazione di diversi appuntamenti per garantire la partecipazione di tutto il territorio: cinque giornate di lavoro in altrettante aree del Piemonte avranno il compito di far emergere da ognuna le caratteristiche e le specificità del sistema culturale locale nonché le proposte e le potenzialità.
Ciascun incontro avrà la duplice finalità di far lavorare insieme gli operatori del settore in una giornata dedicata e, il giorno successivo, di aprire il ragionamento sul ruolo della cultura ai rappresentanti degli altri settori economici e produttivi locali.
A dicembre 2016 una giornata conclusiva a Torino raccoglierà i contributi e le proposte che emergeranno nei territori regionali per tradurli in linee guida operative e condivise".

Torino?
Abbiamo solo copiato?
Ognuno ha i suoi costi.
Noi 23 mila euro per una cosa già fatta, conosciuta, vista e odorata.
Senza parole.
www.regione.piemonte.it/cultura/cms/stati-generali-della-cultura.html


Commenta

CAPTCHA

Commenti

Piano Strategico "Teramo 2020". Tavoli della Cultura. Costo: 235.200 euro. Tutto già fatto, sperimentato, percorso, condiviso, proposto. Solo che in quella sede ci furono i preziosi contributi di tante illustri personalità della cultura locale, tra le quali l'ottimo Luigi Ponziani, i cui interventi ancora ricordo. Però mancarono disegnini, Pimpa da colorare, Masha e Orso e puntini da unire. Quindi magari non andava bene. Volete spendere decine di migliaia di euro per gli Stati Generali della Cultura? Va benissimo, scienziati del Comune, però non fate tanto gli innovativi, perché trattasi di ideona che non solo è già stata utilizzata qui a Teramo, ma che avete anche bellamente copiato, pari pari, da altre Città. PS: già che ci state, scienziati del Comune, sappiate che la Pinacoteca Civica non è uno scultore (come avete scritto nei vostri pannelli). Stati Generali della Pagliacciata. 23.000 euro.
Cultura a Teramo?? Giancarlo sei serio???
Chiari-no?
Tutti a fare i sapienti ma nessuno dice cose concrete da fare, anche se è stato copiato dal piemonte cosa significa? la cultura è cultura ......
A dire il vero, gli organizzatori degli Stati Generali non hanno mai rivendicato una originalità esclusiva, non hanno mai detto di essere gli inventori di una formula; anzi, senza sottolinearlo, si sono anche compiaciuti del fatto che un’idea del genere – già sperimentata in ben altre città e realtà – potesse essere proposta anche qui. Però mai come stavolta, da parte di organi di informazione, intellettuali, operatori culturali, giornalisti, s’è potuto vedere che l’attenzione, anziché alla Luna, fosse rivolta al dito che la indicava. Rimane la sensazione – a proposito delle polemiche - di argomenti utilizzati ad arte come pretesti buoni per dar ragione a se stessi e alle proprie finalità. Non è difficile provare a cambiare le cose, in questa città: è inutile (lo so, è una citazione). Avevano affossato Exempla, denunciandone le spese “folli” (che non erano entrate nelle tasche giuste, però); e ora si getta fango sugli Stati Generali. Lasciamo tutto com’è, allora. Queste cose lasciamole fare a Torino.
Sono ignorante: a che cosa sono serviti ben 23 mila euro?

 Nicola non si giustifica la cifra di 23 mila euro con una sala di tavoli, sedie e tante chiacchiere. Per favore. Lo trovo vergognoso. Almeno un pò di decenza.

 

Primoli, ma questi " pagliacci" non sono gli stessi che hai sostenuto quando ti sei candidato? Giancarlo, capisco la tua legittima perplessità. Chiediamo allora, il resoconto delle spese. E vediamo. Ma dopo, diamo anche un'occhiata a ciò che è venuto fuori da quella sala in questi giorni.

 Con 23 mila euro veniva fuori una bellissima mostra e non mostri. Vedremo. 

Certo Nicola. E fu un errore bello e buono. Lei non sbaglia mai?
Non mi piace la mezza cultura, quella dei mezzi ignoranti. Cultura non è solo quella "classica", é anche e soprattutto, oggi, quella scientifica. Agli sg quanti esponenti di izs, unite, infn, asl, inaf (p.es.) sono stati invitati con i famosi ventitremila euro? O c'erano solo i soliti noti?
Non è vero che a Teramo si butta sempre merda su tutto come scrive Nicola. Exempla e' stato uno dei momenti culturali più alti che la città avesse mai vissuto e in molti lo hanno riconosciuto. Questi Stati Generali della cultura invece sono stati semplicemente banali, prevedibili ed uguali ( scusate la citazione musicale) e mi sembra anche costosi per quello che hanno offerto. Chiarini sostiene che dall'evento sia emersa una verità straordinaria: il bisogno delle associazioni e operatori culturali di farsi ascoltare. Ma ci volevano 4 giorni e 23 mila ero per capirlo? Secondo me, il tutto è stato solo un grande spot per l'amministrazione....riuscito male. Bello l'Ipogeo ma mi sembra fosse opera di Sperandio
restiamo fermi su una domanda precisa che poi tutto il resto si giustifica da solo... come mai il Sindaco non ha ritirato la delega a mister cerino???
Chiarini, ovvero, il nulla......negli uffici del suo assessorato non sanno nemmeno che faccia abbia.....il suo esordio con questa "cagata" (non mi vengono altri termini....scusatemi) la dice lunga sulla sua inadeguatezza.
Per trasparenza.. quando pubblicherete le fatture????? Vogliamo proprio vedere a chi vanno...
La cultura invitata a ''condividere scelte e priorità all'interno del sistema". Non basta il silenzio e il disimpegno ormai trentennale di gran parte degli intellettuali, complici diretti o indiretti dello sfascio sociale e morale di cui il tribale capitalismo è responsabile. Occorre che la cultura diventi parte organica del becero sistema, per togliere ai popoli ogni prospettiva di un vero cambiamento. Questa categoria di "intellettuali" ignora che la miriade di poveri creati da un mercato senza regole non ha accesso nemmeno al pane, figurati alla cultura? Coglieranno l'opportunità offerta dai commercialisti del grande capitale per ricordarlo, oppure si limiteranno a svolgere i compitini dettati da una politicaccia che ha bisogno di esibire la sua ''sensibilità culturale'' alla vigilia di un importante appuntamento elettorale? Magari i cultori di cultura potrebbero avere uno scatto di orgoglio e di dignità e uscire dal recinto dove la politica ignorante e opportunista vorrebbe confinarli, ma è un'ipotesi dettata solo da una speranza che non muore mai.
...Teramo, Teramo non esiste
Che poi.....alla fine della fiera.....andando a stringere.....non ho ancora incontrato una persona che abbia capito questa "cosa" (evento??manifestazione??boohh). Non ha suscitato interesse, non ha creato intrattenimento, non ha avuto alcuna utilità....è lo dico senza polemica, da persona obbiettiva! A tutti però è abbastanza chiaro quanto ci è costato.... Eppure Chiarini pare soddisfatto....di cosa rimane un mistero!
Dimenticavo....rimpiango il festival della Follia dello scorso anno, il quale mi ha dato modo di respirare un po' di Cultura a Teramo dopo anni....a Chiarini bastava chiedere qualche consiglio alla Lucantoni e riproporre un evento che ha funzionato...senza doversi inventare questa "cagata"...evidentemente il suo ego non glielo ha permesso...
@NOinogni caso : post da incorniciare !!! Aggiungo che la vera cultura, la vera arte, non ha bisogno di essere confinata. E' una forza devastante che vince ogni cosa e, sopratutto, e' piu' fertile nei terreni piu' aridi. L'arte piu' pura e vera nasce dalla sofferenza e dalla poverta'...
Stati Generali della cultura? Intanto a teramo si è persa la stagione dei concerti...
Comunque questo assessore miagola troppo...