Teramo è in mano alle imprese edili.
Le imprese edili, gli imprenditori edili, fanno la spesa, cultura, dettano i tempi, le rotonde, le rotondine, i sottopassi, i falsi pali della luce, le piccole e grandi manutenzioni, i campetti sportivi, le strade, i marciapiedi e soprattutto le campagne elettorali.
Così da sempre.
Il degrado estetico di Teramo è iniziato con il mancato controllo della politica sugli imprenditori edili.
Il loro cartello su Teramo rappresenta un'invasione storica della cazzuola.
Tutti e nessuno, tutto e niente.
Una domanda in calce, per rimanere in tema, perchè molti lavori pubblici iniziano e poi non vengono terminati?
Perchè chi lavora sulle strade pubbliche non ripristina il complesso viario nello stesso principio?
Chi dovrebbe controllare lo stato delle cose?
I cantieri.
Si parte con un forte ribasso sulla base d'asta.
Si vince, si iniziano i lavori che poi, per tanti motivi, per tante ragioni, forse sono finiti i soldi e si rimane in attesa di un nutrimento maggiore, s'interrompe la messa in opera del progetto.
Un piccolo esempio.
La Rotonda del cimitero.
Quella che congiunge le strade verso Colleatterrato, Cartecchio, viale Po, viale Crispi.
Il muretto pedonale è a metà, la rotonda è in stato di vero disfacimento, sei o sette punti sono da rifare completamente, la zona è immersa in un perenne cantiere abbandonato e in forte stato di degrado.
L'erba alta rappresenta un continuum sociale.
Per quale motivo?
...e non finisce qui...
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