Salta al contenuto principale

L’8 per mille per l'arte ferita dal terremoto. Ora potremo aprire il più grande cantiere di restauro d'Europa

di Walter Mazzitti
1 minuto

Per i prossimi dieci anni potremo contribuire al recupero del patrimonio culturale danneggiato dal terremoto che ha colpito l’Italia centrale, destinando il nostro 8 per mille allo Stato.
Si stima che per ogni anno la disponibilità finanziaria sarà di 150/200 milioni di Euro, per un totale di 2 miliardi di euro fino al 2027. Geniale iniziativa quella approvata in questi giorni dal Parlamento, grazie al Presidente della Commissione Ambiente, Ermete Realacci che ne è stato l’ispiratore.
Questo innovativo strumento normativo favorirà una svolta decisiva nell’attività di ricostruzione del patrimonio culturale danneggiato dagli eventi sismici lungo tutta la catena dell’Appennino centrale.

Si apre ora un nuovo scenario del tutto inatteso.
Le risorse di nuova provenienza potranno essere impiegate per mettere in piedi il più grande cantiere di restauro d’Europa dove adottare tecniche innovative per la messa in sicurezza del patrimonio edilizio, il recupero dei borghi, il restauro del patrimonio storico-artistico. Qui potranno essere replicati modelli già testati come per il borgo mediceo di Santo Stefano di Sessanio, nel Parco nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, divenuto, con la sua “Carta dei Valori”, un case history in grado di aprire la strada al recupero qualificato di tutta quella parte dell’Appennino, colpita dal sisma e ancora dimenticata dalla cultura classica della valorizzazione. Agendo per modelli, si apre la strada ad una ricostruzione ragionata, capace non solo di recuperare i manufatti edilizi, quanto di conservare l’identità dei territori e dei paesaggi e favorire nuovo sviluppo.


C’è solo da sperare che questa grande opportunità non divenga patrimonio di pochi, come spesso accade, ma che si pervenga da subito alla definizione di una regolamentazione rigorosa e soprattutto partecipata e condivisa da tutti, enti locali, regioni, governo e cittadini.

Commenta

CAPTCHA