Dopo il nostro articolo (iduepunti.it/cronaca/15_novembre_2012/montorio-faiano-sta-morendo-tra-ladri-e-incuria) su Faiano, io e alcuni amici del gruppo Facebook Amare Montorio, ci siamo incontrati con qualche abitante della piccola frazione.
L'incontro era progammato da tempo e ovviamente ci siamo incontrati a Faiano.
Quello che ho visto(e provato) è molto difficile da raccontare ma ci provo lo stesso.
Forse i video renderanno meglio quello che è Faiano ora (playlist alla fine del testo).
Girare per le vie del piccolo borgo mi dava i brividi, Faiano non me lo aspettavo cosi.
Sembrava di essere in una zona di guerra ed allo stesso tempo in un paese abbandonato da tempo... da troppo tempo ormai.
Non un rumore, se non il nostro parlottio, case abbandonate, vuote quasi morte.
Quasi un film dell'orrore. Mentre facevo le riprese video(chiedo venia per la scarsa qualità) sentivo i nostri amici di Faiano raccontare le loro storie a noi.
Le loro parole sapevano di rabbia e allo stesso tempo erano sconsolate come quelle di chi sa che non saranno ascoltate da chi dovrebbe ascoltarle.
C'era chi raccontava, orgogliosamente, che aveva deciso di lasciare una grande citta' del nord per tornare a Faiano per costruire la sua famiglia e il proprio futuro nel paese natio.
Mi si è stretto il cuore a sentire con quanto ardore e passione raccontava la sua storia.
C'era chi raccontava che vorrebbe e potrebbe aggiustare la propria casa danneggiata dal terremoto, ma non può farlo perchè gli viene impedito dalle regole del Comune.
C'era chi raccontava, con emozione, di come i ladri gli hanno rubato l'auto e di come solo dopo i vari furti che ha subito Faiano ogni tanto passa una volante, prima solo il silenzio dell'abbandono.
Ho chiesto se almeno ogni tanto venissero i Vigili e la risposta è arrivata con dei sorrisi sarcastici: Sono anni che non si vedono i Vigili a Faiano.
Dopo un po sono usciti a parlare con noi un anziano signore ed una donna. Il loro parlare era tra lo sconsolato e l'arrabbiato. Ricordavano i vecchi tempi.
I bei tempi, quando Faiano era piena di gente e di vita. Mi hanno emozionato molto.
L'abbandono di Faiano è tangibile, è reale, non immaginario e non solo dal 2009, anno del terremoto, ma viene da lontano. Una scuola costruita nel 1960 è stata lasciata letteralmente morire(i video parlano chiaro). Per non parlare della strada franata. E, cosa ben più grave, l'abbandono continua. Basta vedere il piccolo campetto sportivo ridotto ad un rudere ed inutilizzabile a meno che non ci si voglia far male.
Proprio al campetto a fine passeggiata ci siamo fermati per fare il punto della situazione.
Mentre parlavamo, guardavo bene le loro facce, erano emozionati ed orgogliosi quando parlavano della loro Faiano. Si vedeva che la amano, che non vogliono arrendersi ad un destino che vorrebbe far sparire il loro paese. In alcuni ho visto anche rabbia e a tratti impotenza. Ma in tutti ho visto il coraggio di chi non si arrende e l'orgoglio di chi tiene alla proprie radici. E' gente da ammirare.
Io posso solo ringraziarli per questa esperienza unica davvero.
Ci siamo lasciati con buoni propositi per il futuro di Faiano.
I video sono visualizzabili qui:
http://www.youtube.com/playlist?list=PLJsX0YjLy6tDSRDjTx3OtjaSJMtFx43bI
Ercole Furii
Commenta
Commenti