Il codice della strada ha abbandonato Teramo.
Ha salutato la Polizia Stradale, la Polizia Locale, i Carabinieri, la Guardia di Finanza e la Polizia Provinciale.
Ne danno il triste annuncio tutti i segnali stradali, le vie e tutte le segnaletiche invisibili.
L'Art 40 sui segnali orizzontali è molto chiaro.
....Le strisce longitudinali possono essere continue o discontinue.
Le continue, ad eccezione di quelle che delimitano le corsie di emergenza, indicano il limite invalicabile di una corsia di marcia o della carreggiata; le discontinue delimitano le corsie di marcia o la carreggiata.
Una striscia longitudinale continua puo' affiancarne un'altra discontinua; in tal caso esse indicano ai conducenti, marcianti alla destra di quella discontinua, la possibilita' di oltrepassarle.
Una striscia trasversale continua indica il limite prima del quale il conducente ha l'obbligo di arrestare il veicolo per rispettare le prescrizioni semaforiche o il segnale di "fermarsi e dare precedenza" o il segnale di "passaggio a livello" ovvero un segnale manuale del personale che espleta servizio di polizia stradale.
Basta con le strisce.
Le strisce a Teramo servono per altro, per il raffreddore, per deliberare, ordinare, curare.
Le strisce a Teramo non esistono più e nessuno indaga.
C'è crisi di strisce e si striscia dal primo politico.
Che fine hanno fatto le strisce?
Senza strisce di segnaletica le autorità dovrebbero chiudere le strade.
Le buche, i crateri rimangono e il comune di Teramo installa gli assurdi dissuasori.
A che servono con l'asfalto ridotto in quelle condizioni?
Via Brodolini, viale Cavour, piazza Garibaldi, tutta Teramo e frazioni e poi, Fonte Baiano.
Un unico cratere.
Uno scandalo di sicurezza e nessuno annota, multa, contesta.
A Teramo le strisce pedonali durano come lo Shampoo sulla testa del Sindaco.
Scivola via tutto.
Nessuno denuncia il Comune per la gestione delle sue strade.
A Teramo l'unico problema sono le strisce.
Tutto il resto si sniffa.
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