Poche storie. Vedere i ragazzi felici di andare a scuola di domenica pomeriggio è un miracolo da libro cuore. Il sindaco Brucchi non è Babbo Natale ma oggi gli mancava solo la barba.Vi parlerò in un prossimo articolo della scuola Michelessi, Risorgimento e del caso che sconvolgerà Teramo per la migrazione forzata verso la Zippilli, il Parco della Scienza dei piccoli alunni della scuola Noè Lucidi e il futuro blocco viario nella zona della Molinari.
Il traffico esploderà in un mese di auto e follie.
Preparatevi a file interminabili o a partenze intelligenti.
Venti minuti prima del solito.
Conviene.
Succede a una città colpita da un evento tragico come il terremoto.
Ora, il mio racconto è dettato da un plauso convinto, al lavoro costruito intorno all'edificio scolastico della Molinari che ospiterà gli studenti della Savini e San Giuseppe.
Un piccolo miracolo tra le imprese edili, ben pagate con soldi pubblici, al controllo del sindaco Brucchi, dell'ass. Fracassa e degli uffici comunali.
Il commento è nutrito anche dalla consapevolezza di un passato trascorso dall'assenza di una seria programmazione, dalla mancata partecipazione ai bandi della Protezione Civile, dall'inosservanza dell' adeguamento sismico e della prevenzione sulla sicurezza.
Ma il merito sull'emergenza rimane e oggi firmo con il mio chapeau.
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