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Teramo, Rino Gaetano, La Storia ....che vi siete persi

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Io mi distraggo.
Fin da piccolo.
Sono sempre stato  quello dell'ultimo Banco e molte volte i discorsi li anticipavo, li continuavo, li fantasticavo.
Non li termino perchè il finale di una cronaca mi mette tristezza anche se rappresenta un lieto fine.
Sono per una storia lunga una vita.
Un pò come il vero amore.
Non associo il presente con il passato.
Una perdita di tempo o tempi. 
David Gramiccioli è un artista.
Un attore di teatro.
Nell'accezione profonda e nell'eccezione di questa realtà.
Emanuele Stracchi non è solo un maestro che si siede al pianoforte ma uno dei migliori pianisti italiani.
E poi voci silenziose da fuori campo.
Maria Cristina, Angela, Sandra, Michele, Maria Antonietta, Laura.
Erano da noi per noi. 
In una sala polifunzionale mezza piena perchè il mezzo vuoto non è la mia Teramo.
Rino Gaetano non era solo un cantautore ma un cronista della storia nera dell'Italia.
Era l'altra faccia della notizia.
Quella che non poteva essere scoperta.
Hanno raccontato attraverso i testi delle canzoni di Rino Gaetano, attraverso quelle parole censurate, attraverso quelle parole derise da Bocca e Costanzo, attraverso quella verità uccellata dalla piccola figura di Boncompagni, attraverso quelle parole nascoste nella tragedia del Vajont, attraverso quelle parole scritte nella sabbia del delitto di Wilma Montesi,  attraverso quelle parole comandate da Licio Gelli, attraverso quelle parole della legge truffa, attraverso quella parole dell'omicidio Passamonti e della vendetta dello Stato, attraverso quelle parole dell'assassinio di Aldo Moro, attraverso lo Ior e il Vaticano, attraverso quelle parole di Fanfani, Cossiga, Colombo, Andreotti, Dalla Chiesa, attraverso quella parole e della regia dei servizi segreti.
Che cosa?
L'Italia e gli Italiani.
Rino fu deriso, semplicemente perchè raccontava la verità facendo sorridere.
Amaro. 

Tutto per l'autismo, per l'associazione A Modo Tuo.
Maria Di Domenico e Michela Lari.
La lotta continua per la consapevolezza che alcuni bambini possano avere una reazione avversa ai vaccini.
I bambini autistici, ombre speciali che vedono e sentono, ciò che noi, abbiamo dimenticato in un altro mondo. 
Erano a Teramo per aprirci gli occhi che erano pieni di sale  e ora Nun ve reggae piu'.

 

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Commenti

Io c'ero e Dio mio la tua sintesi è pura emozione. Grazie.
Un monologo di altissimo livello. Grazie a nome di Teramo e grazie a D'Alberto, almeno un politico in questo mare di assenze.
Uno spettacolo che ti colpisce, che non ti aspetti, pensi alla celebrazione nostalgica di un amatissimo personaggio e ti trovi sbattute in faccia mille scomodissime verità. E rifletti su come in Italia, da 60 anni a questa parte, i volti di chi ci governa siano cambiati ma i burattinai, purtroppo, no. Come in Pinocchio, l'augurio è che i burattini, prima o poi, si rendano conto di essere tali. Un grande abbraccio A Maria, mamma dal grande coraggio. Tutti a Roma il 29 ottobre per difendere la libertà di scelta vaccinale (non a tutti i bimbi fa bene e talvolta i rischi sono maggiori dei vantaggi) e per chiedere che i neonati possano essere sottoposti a test preventivi, come sancisce una legge tuttora rimasta lettera morta. Lo dobbiamo a tutti.
E meno male Giancarlo che eri quello dell'ultimo banco! Leggo sempre due volte per paura di perdere qualche sfumatura.
Bellissimo articolo, breve ma chiaro e diretto. Rino aveva l'occhio lungo, vedeva cose che nessuno voleva vedere e in tanti non capivano minimamente. La cosa peggiore è che a trent'anni di distanza Rino è attuale come non mai, e tutto questo ci fa capire in che merda di paese viviamo.