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Giulianova e Pescara in mano a quattro famiglie di Rom

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Siamo in un paese civile?
Viviamo in un paese civile?

Ci confrontiamo in un paese civile?
Eppure in due comuni civili, Pescara e Giulianova, si convive con la sensazione che tutto è permesso alle tradizionali famiglie di rom stanziali.
Pescara chiama Giulianova tra bagni di cavalli in mare, continue corse clandestine in strada e occupazioni abusive di spazi privati.
L'ultimo episodio in ordine cronologico è l'ex Saig di Colleranesco diventata una vera e propria stalla personale e punto di ritrovo, dei soliti bravi Rom.
Solo l'ispezione della proprietà dell'immobile ha permesso di poter denunciare un  simile stato di illegalità.
Come si può parlare di prevenzione, legalità, controllo del territorio se non si riesce a scoprire e arrestare un simile stato di sfrontataggine delinquenziale?
Perchè lo Stato deve essere continuamente sbeffeggiato?
Come può il cittadino collaborare con la giustizia, se la stessa viene quotidianamente umiliata?

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Commenti

Sono incappata in una corsa clandestina sulla strada di Borgo Spoltino un paio di mesi fa!
Forum, congressi, workshop, conferenze su tutto lo scibile, tranne sul tema: Permissivismo, deriva italiana.
Qualcosa non quadra, anche se Giancarlo è più attento degli altri, la cosa denuncia che chi dovrebbe essere attento per istituzione, non lo è, pertanto, vuol dire che le istruzioni sono conniventi, così come fanno finta di non vedere lo squadrone di accattoni che tutte le mattine alle 7,15, viene portato al lavoro con il pulmino.
Ma se facessimo una bonifica e rimandassimo nei loro paesi tutti quelli che non hanno un permesso di soggiorno? Questi vengono fermati e "segnalati". Ma che vuol dire "segnalato"? Se in Italia sei venuto per fare il nullafacente ti prendo e ti rimando a casa. Stop
Lo stato è presente. In questi casi bisogna distinguere lo stato in politica e forze dell'ordine. La politica non fa di certo quanto di sua competenza ma le forze di polizia lavorano in prima persona. Ci vorrebbero più segnalazioni e aiuto da parte della cittadinanza.
@ Emanuele Qui in Italia il "ti rimando" a casa significa che ti do il provvedimento di esplulsione in mano. Dopodichè tu sei libero di nuovo di girovagare nel territorio da clandestino.
E io ripeto: quand'è che gli italiani si svegliano? Quand'è che incominciamo a chiedere ai nostri politici di dotare le nostre forze di polizia di mezzi, uomini ed attrezzature all'altezza della situazione? E' brutto da dire ma l'Italia ha bisogno di disciplina...
ma sopratutto... come fa questa gente a comprarsi un cavallo oltre al mercedes? Io che lavoro non posso permettermelo.
x Emanuele: ma lo sai o no che i Rom di cui si parla nell'articolo sono di nazionalità italiana? Dove li vorresti rimandare? Il problema è la loro, se così possiamo chiamarla, cultura. Sia tradizionale che della legalità in generale, sempre in antitesi con la società civile media. Il loro posto è in Italia, ma in galera.
X Plotildo. Se galera deve essere... che galera sia! A me non interessa il dove, a me interessa non averli più tra i piedi. Quindi italiani o no, non li voglio più vedere in giro.
Il punto non è rimandarli a casa. Sono italiani, rom o sinti, ma italiani. Come i cattolici ed i buddisti, italiani. O come i mussulmani e gli atei, italiani. Come i gay e gli etero, italiani. Ci vogliono regole, coscienza civile e tensione morale, per rispettare le leggi. Ok, oggi ho letto di rom che fanno corse clandestine e che fanno fare il bagno al mare agli stessi cavalli...ma ho anche letto di un ennesimo italiano che ha dato fuoco alla compagna ed un altro che ha accoltellato la moglie....di fronte alla figlia. Quindi? Chi rimandiamo a casa? Portiamo le ruspe? La deriva del nostro paese è ben rappresentata dalla classe politica che negli ultimi trent'anni si è macchiata do ogni reato...nell'indifferenza. E voi chiedete rigore alle istituzioni? Il pesce, si sa, puzza dalla testa. Saluti

alberto granado, il problema è che se un italiano fa una cosa sbagliata va in galera, com'è giusto che sia, un clandestino od un rom invece fanno quello che vogliono e restano impuniti .