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La Corte dei Conti boccia la Regione Abruzzo...

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Abbiamo letto la pagella della Corte dei Conti alla Regione Abruzzo.
Bocciata.
Disattesi più di una volta anche i riferimenti della Corte Costituzionale.

Quasi novanta pagine che ci hanno fatto compagnia in una notte insonne.
www.corteconti.it/export/sites/portalecdc/_documenti/controllo/abruzzo/2016/delibera_118_2016_e_relazione.pdf
Passaggi memorabili.
A voi il commento.
1) nei casi più gravi (n. 4 casi), non sono stati considerati i profili potenzialmente onerosi delle leggi e, conseguentemente, la copertura è stata integralmente trascurata. Particolarmente rilevante è la mancanza di adeguata copertura del disavanzo da esercizi pregressi (€ 455 mln.) nella legge di bilancio 2015;

2) una quota rilevante di coperture è ottenuta attraverso aumenti apodittici delle entrate privi di elementi giustificativi, oppure mediante variazione in diminuzione di precedenti autorizzazioni di spesa senza alcuna valutazione in merito all’effettiva disponibilità di stanziamenti e alla riducibilità degli stessi.

3)Con particolare riferimento al primo aspetto, si segnala che con leggi nn. 1, 19 e 40 del 2015 – disattendendo alle indicazioni provenienti dalla Corte costituzionale (sentenze n. 192/2012, n. 299/2013 e 249/2014) – la Regione Abruzzo ha attribuito ripetutamente contributi alla società di gestione aeroportuale SAGA S.p.A., per un ammontare complessivo rilevante e superiore alla soglia degli aiuti di stato de minimis, senza procedere alla necessaria comunicazione della misura alla Commissione. Tale carenza procedurale, come affermato dal Giudice delle leggi (sentenza n. 249/2014), costituisce violazione dell’art. 117 della Costituzione, in quanto non consente alla Commissione di vagliare la compatibilità dei contributi concessi con il mercato interno, come richiesto dall’art. 108 del TFUE.

4)le modalità di quantificazione degli oneri scaturenti dalle norme, salvo rare eccezioni, non vengono mai rese note nelle relazioni tecniche; ciò, nelle ipotesi in cui le disposizioni non si qualifichino come autorizzazioni massime di spesa (fattori legislativi), rischia di determinare incertezza nelle forme di copertura adottate, impedendone ogni valutazione di adeguatezza;

il resto è peggio...

 

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Commenti

INCAPACI!!! Solo slogan per la strada, "L'Abruzzo che và" ,sicuramente questa classe Dirigente porterà la nostra regione in dirupo senza fondo.
Mi autocensuro. Direttore le evito inutile lavoro, apprezzi il gesto. Beati i furbi. COMMENTO NON PUBBLICABILE. "L'Abruzzo va".... seeee, so io dove devono andare!
dilettanti
Povera la nostra bella regione. La colpa è comunque solo nostra che votiamo con la pancia e non con cuore.
Nonostante ciò continuano a stare nelo stesso posto. Qualcuno può spiegare perché?