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Il Centrale: Gatti, D' Annuntiis, Morra, Canzio e fuori la porta Tancredi...seconda puntata

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Seconda puntata della nostra rubrica estiva sulla saga delle sagre politiche.
Il Centrale a Teramo e sei a casa.
Una casa di cose buone e di generazioni che crescono in quei sanpietrini che voglio eliminare.
Altra vergogna in sordina.
Il Centrale, ovvero, dove vanno a mangiare i nostri amministratori o politici, dove vanno a fare finta di litigare, a fare pace, a tessere alleanze mentre i tagli distruggono il tessuto sociale ed economico di Teramo, della Provincia, dell'Abruzzo. 
Non c'era Mauro Di Dalmazio e la sua band.
Mauro diventerà un asceta e dopo l'ultima tana ha deciso che non andrà più a desinare ma si allenerà con un solitario digiuno.
Non c'era Giorgio D'Ignazio.
Questa è l'unica certezza.
C'era Paolo Gatti con le sette code e gli stivali tra le gambe.
Aveva il tono remissivo di fronte al "suo" sindaco Preferito, Umberto D'Annuntiis, che aveva tradito durante le ultime elezioni provinciali.
La vittoria da sicura con la Vibrata amica si è tramutata in una clamorosa sconfitta con il buon Astolfi.
Avrà chiesto scusa lo statega Gatti?
Dicono che il conto sia stato felicemente pagato.
Nel frattempo, due tavoli a destra, molto a destra, Giandonato Morra, spiegava in pugliese a Canzio, che faceva finta di capire, in fondo sono solo parole, di non avere mai avuto intenzione di fare l'assessore, poi ovviamente, se il popolo dovesse scendere in piazza e chiedere la sua persona a gran voce, anche in una piazza piccola, un androne, una stanza, di fronte agli amici, il politico ha diritto di esaudire le richieste della maggioranza più uno.
Fuori la porta, Paolo Tancredi con il suo scooter.
Parla velocemente con Gatti che non vuole lasciare il suo sindaco preferito e due.
Tancredi non voleva nulla e non ha pagato il conto.
Preferisce il dolce al salato.
Gatti, Di Dalmazio, Chiodi, in anno sabbatico.
Paolo Tancredi come Ginoble.
Sabbatico e basta.
Nessuna opposizione o maggioranza ma pronti ad ordinare.
Il Menù è vario. 
Brucchi era al mare senza D'Ignazio. 
Nessun rimpasto, per ora.
Gatti e D'Annuntiis avevano mangiato tutto. 
Ottimo pasto al Centrale.


 

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Commenti

Adoro Morra e sono sicuro che con il tuo passaggio si è fatto un sacco di risate. Gatti no. Lui a 40 anni non è ancora riuscito a essere meno livoroso e a controllare il rancore. Giancà,amico mio, sei in grandissimo spolvero.
Che hanno servito la supercazzola fritta? No fermi scherzo. Che se sente Rudy chiama i suoi amici di Scapriano, quelli che hanno tutto gratis, piazza compresa e ci fanno una sagra come i calzoni fritti.
Clap, clap, clap, clap, per chi sa leggere, applauso a scena aperta. Per il resto solo invidia. Ripeto Dio mio.
Certo che confondere d'annuntiis con l'avv. Fanini non rende molto credibile questo pezzo. In compenso lo rende involontariamente comico.

 Tu pensa com'erano desiderose le fonti di vedere Gatti con D'Annuntiis;)
Questi articoli sono sempre comici.
Servono per sorridere e allentare la tensione.
Sono inverosimili
Perchè secondo voi Gatti avrebbe mai pagato il conto?






 

Ecco il gallettaro. Tana a Micio.
Io pure ho scambiato Tancredi con un politico. Aahahhahahah
Sei veramente uno spasso. I Due Punti dovrebbero fare una rubrica a parte sul cibo dei politici.
noooo...non ci posso credere Giandomenico Morra da Cerignola ancora in circolazione
Nonostante il casino, guazzabugli, inciucetti, cenoni e cenette e chi ne ha più ne metta, alle prossime elezioni questi signori ai piddini, piddine, toscanelli e verdinelli , lo metteranno ancora dove sol non lume.