La vergogna di non contare, di non avere un'entità, di essere invisibili, di morire di noi stessi.
Noi abruzzesi siamo consapevoli di non avere una politica capace di essere o di avere a Roma.
Siamo consapevoli di essere la regione del cancro di Stato.
Siamo la terra di Bussi o di tante altre piccole discariche sepolte dalla corruzione e dalla mala gestio.
Siamo montanari e pescatori.
Le rughe sono le stesse perchè raccontano di solchi di sofferenza e di lavoro.
I teramani rappresentano per territorio, la sintesi dei mutanti mare e monti.
Quasi 20 frazioni isolate.
Un morto.
Due persone salvate per miracolo.
Probabili dispersi e altre macerie.
Dializzati che rischiano la vita perchè tombati da metri di neve.
Malati di cancro senza la chemioterapia.
Malati di sla salvati all'ultimo minuto con un generatore di corrente.
Bambine che svengono per il freddo e la paura.
Il terremoto e la neve che ti regalano sensazioni da tombe di ghiaccio.
La mancanza di acqua.
La mancanza di corrente elettrica.
Le esondanzioni e gli allagamenti.
La mancanza di aiuti.
La mancanza di informazione.
La mancanza di una vera e proria solidarietà nazionale.
Poi, Sky.
Il migliore Tg dell'anno che insiste a chiedere per interi telegiornali, ore di dirette registrate a copione, al sindaco di Roma, che cosa farà e se chiuderà le scuole.
Intano noi, come al solito, leggiamo messaggi di vera e profonda disperazione.
" Vivo solo con mamma. Io sono un pò disabile in testa e mamma è anziana. Vedo solo neve e la terra trema. Siamo vicino a Rocca. Aiutatemi".
" Mia figlia è svenuta. Ha 40 di febbre. Non piango per disperazione. Non riesco ad uscire e le strade sono bloccate. Vicino a Ioanella. Il terremoto ci sta piegando. Aiuto".
" Sono una disabile. Non ho le gambe e la mia badante non è potuta tornare. Sono sola e non ho più la corrente. Il portatile e la chiavetta si stanno spegnendo. Muorirò?".
Basta,così.
L'importante è il sindaco di Roma per Sky.
Domani alla prossima scossa, si potrebbe chiedere ai romani come hanno trascorso l'ultima notte, se hanno dormito e digerito la coda alla vaccinara e quei pinoli pesanti.
In Abruzzo non succede mai niente e a Teramo, ancora di meno.
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