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A Teramo manco i cani...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Scrivo come un automa.
Non ho più la fantasia per descrivere il disagio della mia amata Teramo.
Adoro questa terra tormentata dagli uomini incapaci, impreparati, raccomandati, eletti.
Avete fatto mai un giro nell'area cani del lungo fiume?
Fuori la devastazione di un polmone verde reso ai limiti della sopravvivenza.
Chi pota, pota alla bergamasca.
Tutto gettato a rendere la polvere sotto il tappeto.
Il letto del Tordino è diventato matrimoniale.
L'area canina, appunto, è ridotta a un fazzoletto.
Il resto è una bandiera bianca di resa all'erba alta e a quel distributore automatico che porta via 1 euro e 50, senza consegnare le bustine per la raccolta delle delizie.
Dopo il resto è l'acqua della fontanella che rimane aperta, generosa travolse alme d'eroi.
Sono notizie?
No, ma il nostro amico lettore, il mitico Davide e a i tanti che ci hanno segnalato il degrado, era dovuto per vendetta alle ore disperse, per un rovina giornata, per una strorta passeggiata, per un cattivo presagio, per un proemio stonato, per un'icrinatura del vetro e della trasparenza.
Il progetto della gestione ai privati è fallito.
Sorpresi?
 

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Commenti

Manca l'area cani (in molte città civili ci sono giardini riservati e attrezzati), manca la manutenzione di tutto, il rispetto per le persone, i disabili, le cose, la storia, le strade.... mancano educazione, servizi, aiuto, controllo, collaborazione..... A Teramo stiamo scivolando, anzi siamo già annegati nella m....! Grazie a tutti.... amministratori! GRAZIE!!!!