I bravi tecnici conoscono bene i vari decreti in materia.
Le fermate dei bus, le loro rientranze, lunghezza, larghezza, lo spazio in raffronto e confronto con lo stato viario, il traffico.
"L’area di fermata del bus è suddivisa al massimo in tre parti: la prima e l’ultima (solo in presenza di auto in sosta) di lunghezza pari a 12m (possono essere evidenziate mediante tracciamento di una striscia gialla a zig zag) necessarie per l’effettuazione delle manovre di accostamento al marciapiede e di reinserimento nel flusso di traffico da parte del veicolo; la parte centrale deve avere lunghezza minima pari alla lunghezza, maggiorata di 2m, del mezzo più lungo che effettua la fermata, e una larghezza di almeno 2,70m (art.151 regolamento codice della strada)".
A Teramo si può fare tutto e il tutto senza copertura dal sole o dalla pioggia e con l'attraversamento a rischio.
Non è un paradiso fiscale ma un'oasi stradale.
Ecco la fermata del Bus per le biciclette.
Magari.
Sarebbe un passaggio importante verso la civiltà.
In realtà è una normale zona di arresto circondata da un cordolo, parcheggi e un'attività sulla destra dell'autista.
Tutto sicuro.
Come sempre.
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