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Scuolabus: L'inchiesta del pm Davide Rosati si sposta a Frosinone. Indagato direttore della Motorizzazione

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Uno scandalo tutto teramano.
Gli scuolabus usati dalla ditta Fratarcangeli di Frosinone erano pericolosi?

Chi avrebbe dovuto tutelare i nostri figli?
Chi avrebbe dovuto nell'immediato rispondere alle domande preoccupate dei genitori, sui sedili che si staccavano durante la marcia, la perdita di carburante, le viti senza copertura a vista come piccoli spuntoni, le infiltrazioni d'acqua, la mancanza degli estintori, le gomme lisce, i semiassi cigolanti, gli ammortizzatori scarichi, varie ed eventuali.
Quali e quanti rischi hanno corso i piccoli studenti di Teramo?
L'inchiesta del pm, Davide Rosati, istruita da un poll di professionisti, Polizia Stradale, Carabinieri e Guardia di Finanza sezione Tributaria, ha iscritto nel registro degli indagati dieci persone, tra cui almeno quattro impiegati del comune di Teramo, alcuni con funzioni di coordinamento.

Chi avvisava Gianni Fratarcanegli dei futuri controlli sugli scuolabus, per esempio?
Come poteva un poliziotto in servizio alla Questura di Frosinone, intervenire nelle riunioni sindacali o con i responsabili degli uffici comunali?
L'indagine ha portato gli investigatori teramanani a Frosinone per deferire all'autorità giudiziaria, il direttore della motorizzazione per le presunte revisioni facili degli scuolabus in servizio a Teramo.
Nessuno in Comune si sente di dover dare le dimissioni?
In fondo, la coscienza politica, la responsabilità morale, il senso etico del controllo non sono revisionabili.
Il coraggio, '...uno, se non ce l'ha, mica se lo può dare'.
La stessa complice pavidezza, quell'assurda connivenza che ha costruito un sistema di associazione in mala gestio, di correità che solo per una stella fortunata, un angelo attento, non hanno pagato i bambini.

 

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