Il Comitato Genitori Scuole Sicure - Teramo chidono con urgenza di...
- Concertare o rendere pubblico (se già esistente), un piano di viabilità stradale in caso di emergenza tra Comune, Prefettura, Protezione Civile, Vigili Urbani, Vigili del Fuoco ed altri Enti di Pubblica Sicurezza preposti che consenta di lasciare libera una o più strade per eventuali mezzi di soccorso, soprattutto nei percorsi da e verso le scuole.
- Aggiornare e rendere pubblico a tutta la popolazione, anche sinteticamente, con i mezzi di comunicazione ritenuti più efficaci (web, affissioni, volantinaggio, stampa, mail, ecc.) il “Piano di Protezione civile ed Emergenza comunale”, redatto a Gennaio 2009, sia per quanto concerne le procedure in caso di emergenza idrogeologica, sia in caso di emergenza sismica.
- Redigere piani di emergenza specifici per ogni scuola, considerando i punti di forza e di debolezza di ogni singolo edificio, con rispettivi RSPP; pubblicarli sui siti-web degli Istituti.
- Aggiornare e rispettare i Regolamenti di Istituto, nella sezione Sicurezza, nonché i piani di emergenza di ogni Istituto, tenendo conto della piena fruibilità delle vie di fuga, che devono essere libere da qualsivoglia tipo di arredo o mobilio, effettuare l’ancoraggio dei mobili ai muri delle classi, e la corretta disposizione dei banchi e degli zaini. Per quanto riguarda i minori (o per lo meno gli alunni delle scuole dell’infanzia e primarie) che si allontanano dall’aula per recarsi ai servizi igienici, sarebbe auspicabile che le procedura ordinaria di sorveglianza prevedesse l’accompagnamento fin fuori la porta del bagno da parte dei collaboratori scolastici, in modo che gli stessi non siano da soli in caso di emergenza sismica.
- Organizzare una Procedura secondo la quale in caso di sisma superiore ad una determinata magnitudo da concordare, vengano avvisati i Dirigenti scolastici dagli Enti preposti (es. Protezione Civile) in modo che sia organizzata l’evacuazione degli edifici scolastici a scopo precauzionale anche laddove la scossa tellurica non sia stata percepita.
- Dotare ogni edificio di sistema di sirena automatica che avvisi la popolazione scolastica contestualmente all’arrivo del sisma tramite accelerometri, o addirittura in anticipo, come il ad esempio sistema Poseidon, già installato in diverse scuole nell’Aretino, scegliendo tra i sistemi più adatti alla nostra realtà geosismica.
- Comunicare chiaramente ai genitori o ai tutori dei ragazzi frequentanti le scuole del territorio, l’ubicazione prevista dei vari punti di raccolta degli studenti in caso di evacuazione.
- Identificare una Procedura di emergenza concordata con la Protezione Civile, Prefettura, Sindaco e altri enti preposti per il rientro degli studenti e del personale negli edifici scolastici a seguito di evacuazione per sisma, anche lieve, per cui la scelta non debba ricadere esclusivamente sui Dirigenti scolastici, ma debba essere concordata tra i soggetti di cui sopra; tale decisione, non per forza generalizzata, dovrebbe tener conto degli indici sulla vulnerabilità sismica delle scuole, laddove esistenti, ed essere prudenziale laddove tali dati non siano stati ancora forniti dall'Amministrazione comunale e provinciale.
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