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Le dieci domande sulla Teramo Ambiente a cui D'Alberto non vuole rispondere...

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Il sindaco di Teramo persiste nel negare le risposte sui contenuti delle sollecitazioni che da tempo stiamo formalizzando sulla gestione della Teramo Ambiente. Senza tergiversare, dato che abbiamo superato la metà della consigliatura, vorremmo semplicemente sapere come mai nel 2020 non sia stata bandita la gara a doppio oggetto che da oltre due anni il sindaco sostiene di voler svolgere e che ha tradotto in atti amministrativi, dandosi una scadenza che non ha rispettato, nonostante il consenso rilasciato in merito dal socio privato.

In secondo luogo, vorremmo sapere che fine abbia fatto l’arbitrato in corso e con quali risultati si sia concluso.

In terzo luogo come mai la transazione sulla partita dei debiti/crediti pendente con la società, una partita che il sindaco sosteneva a più riprese essere in via di approvazione in Consiglio comunale, ancora non viene calendarizzata?

In quarto luogo, considerato che nelle Linee Programmatiche approvate nel 2018 dal sindaco si prevedeva l’acquisto delle quote del socio privato per rendere la società tutta pubblica, come mai il Sindaco non ha partecipato alla gara pubblica nel 2019 per acquisire dalla Curatela Fallimentare le quote private? Non sfugge, infatti, che acquistare ora quelle stesse quote si rivelerebbe molto più oneroso di allora, anche in ragione del prezzo d’asta che è salito all’esito della gara, nonché del protrarsi dell’inerzia sulla transazione che ancora non vede la luce.

Ed ancora. Visto che D’Alberto insiste sempre sul tasto della discontinuità con la precedente Amministrazione, potrebbe spiegare ai teramani come mai abbia nominato Presidente della società il precedente Amministratore delegato?

Forse perché le gestioni passate non erano così negative? E come mai Te.Am., che aveva numerose commesse e vinceva pubbliche gare d’appalto, da due anni e mezzo non partecipa più alle gare pubbliche e non riceve nessuna commessa?

Come mai la precedente Amministrazione procedette all’ampliamento del cimitero di Cartecchio e da due anni e mezzo non si realizza nessun nuovo ampliamento cimiteriale?
Come mai la precedente Amministrazione lasciò il progetto per l’impianto di cremazione e da due anni e mezzo quel progetto non ha fatto nemmeno un passo avanti?
Come mai la precedente Amministrazione quantomeno deliberò una proroga dei servizi affidati alla Te.Am. e invece da due anni e mezzo non si riesce a formalizzare né una proroga e né la sottoscrizione dell’obbligatorio contratto di servizio?

Gianguido D’Alberto risponda nel merito della sua inerzia e delle proprie incapacità risolutorie, perché i cittadini hanno occhi per vedere e testa per giudicare, e non gradiscono quel mare di chiacchiere che non porta mai a nessun risultato concreto per il bene della collettività. 

Il Consigliere Comunale
Mario COZZI

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Commenti

mi consenta con tutto rispetto del suo ruolo, certe affermazioni sulla vicenda Teramo Ambiente sono del tutto scandalose 10 anni di amministrazione dal 2009 al 2019 hanno portato al disastro un'azienda che è stata solo per un uso diverso a disposizione per assunzioni di un porta a porta fallimentare e con tassa dei rifiuti triplicata ......non aggiungo altro,perchè chi conosce la Teramo Ambiente sa.