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Senza mascherine. 11 persone sanzionate a Teramo. 9 minorenni...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Finalmente i controlli sulle mascherine.
La Polizia municipale di Teramo ha riscontrato questa mattina, tramite un intervento in borghese e in maniera discreta e professionale, ben 11 violazioni per il mancato rispetto del DPCM del 13.10.2020, sanzionato ai sensi dell'art. 4 del D. L. 25.03.2020,n.19 (conv. L. 35/2020), per un importo da 400 a 3.000 euro.
Sulle undici sanzioni ben 9 sono state elevate a studenti.
Quando le giovani generazioni comprenderanno che possono condannare genitori e nonni oltre a minare la propria salute?
 

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Commenti

Bene! Ne punisci uno, ne educhi 100

Ci sta tutto, in special modo in questo momento, ma si potrebbe, almeno per i primi giorni e fin quando non ci si abitua a questa disposizione, ad essere un pochino più tolleranti. 400 euro sono tanti per tutte le famiglie e si rischia che a pagare siano sempre e solo i soliti...

Ma peppiacir!

Sanzionano studenti che non portano le mascherine ALL'APERTO e poi vandali, spacciatori ed ubriachi possono girare e fare danni tranquillamente, ma mi raccomando, purché indossino la mascherina!
Quanti erano i positivi sotto i 19 anni in tutta la provincia di Teramo rilevati oggi? Se ben ricordo DUE.

Caro Giancarlo, generalmente apprezzo i suoi articoli e il lavoro che fa per questo blog, ma trovo sinceramente digustoso addirittura questo esultare per questa incredibile vicenda.

Non saprei come altro definire quanto successo se non come SOPRUSO, e no, non è questione che le regole si rispettano sempre e comunque. E' questione che parliamo di un provvedimento, le mascherine all'aperto, di nessuna riconosciuta validità scientifica (ci risparmi la retorichetta spicciola sul contagio di genitori e nonni) e definito tale da praticamente ogni scienziato, e approvato al solo scopo di "lanciare un segnale", come dichiarato da molti virologi televisivi e i politici che si sono fatti promotori di tutto questo.

Pensare che si stia tutelando la salute pubblica mandando degli agenti di polizia (immagino quanto si siano sentiti gratificati di essere usati per una roba del genere) a dare la caccia e pedinare innocui ragazzini, per giunta in borghese, neanche si stessero infiltrando in una cosca mafiosa, è qualcosa di veramente ridicolo e svilente.

Esultare per delle sanzioni che potrebbero essere pesantissime per famiglie magari non economicamente floride, è osceno, e oltretutto, senza che tutto questo serva ad evitare un solo contagio.

Vedere poi l'amministrazione comunale rivendicare con orgoglio l'operato dei vigili come se avessero compiuto chissà quale grande missione al servizio della comunità, è qualcosa di terrificante.

Forse dobbiamo un attimo calmarci tutti, perché al di là della pandemia in corso e della necessità di stare tutti attenti, ci sono dei limiti che non possono essere mai superati, e qui si è andati abbondantemente oltre.

Credete che quei ragazzini multati e le loro famiglie impareranno qualcosa, con questa che sarà vista come null'altro che una clamorosa ingiustizia? Pensate che così formerete cittadini coscienziosi e rispettosi delle regole e del prossimo?

Certo che no. E se vogliamo andare sul discorso che le regole si rispettano comunque anche quando sono ridicole e ingiuste, sarebbe bastato che i vigili, possibilmente non in borghese, ma qualificandosi per quello che sono, richiamassero i ragazzini al rispetto della normativa.
Nessuno ci ha pensato? Il comune di Teramo pensa di risolvere un'epidemia in questo modo? O è solo un modo squallido di fare cassa?

Con immutata stima, Gianfranco