La conferma è arrivata dal quotidiano La Repubblica di domenica scorsa.
Il 21 luglio Quagliariello salirà al Colle per giurare davanti al presidente Mattarella e diventare ministro degli Affari regionali.
Ncd entra a pieno titolo nel Governo Renzi.
Oppure rientra dalla finestra, poco cambia.
Cambia però che Quagliariello sia stato eletto con il voto degli abruzzesi.
Perlopiù di centrodestra, affascinati da candidati in passato vicini a Silvio Berlusconi.
Scelte che sono comprensibili in uno scenario politico in continua evoluzione.
Ma adesso deve essere fatta chiarezza con tutti gli altri esponenti alivello regionale e comunale.
Il parlamentare Paolo Tancredi deve dire che strategia politica vuole attuare, se alle prossime elezioni chiederà il voto per stare nella coalizione di Salvini o in quella che racchiude anche ex comunisti.
Troppo facile tenere il piede in due scarpe, a Teramo appoggiare il sindaco Brucchi e a Roma votare quelle leggi che il primo cittadino teramano contesta.
I teramani, quelli moderati e liberali, non voteranno più per Giorgio D'Ignazio.
All'improvviso amico di D'Alfonso e pronto a spalleggiare Manola Di Pasquale, D'Ignazio non rappresenta più quelle migliaia di elettori che lo hanno portato all'emiciclo, così come la Giunta Brucchi è diventata un nonsense.
Al prossimo tavolo una nuova conta.
Brucchi rappresenta nel bene e nel male il centrodestra.
Non gli ambigui e gli opportunisti.
Può darsi che i consiglieri Ncd in Comune scelgano Brucchi piuttosto che una futura candidatura da sostenere sul palco con Manola Di Pasquale.
Può darsi che Valeria Misticoni riscopra la sua radice di destra piuttosto che giocare con Maurizio Verna.
Ma la chiarezza la si faccia da subito.
La città non è disposta ad ascoltare pietose spiegazioni su come si può stare un po' di qua e un po' di là.
Scuse che Chiodi e Tancredi non accettavano da chi nella vallata del vomano aveva fatto accordi trasversali con Tommaso Ginoble.
Stessa musica oggi, cambiano solo gli orchestrali.
Se Gatti, lo stesso Chiodi e anche Brucchi, non vogliono entrare in un limbo autodistruttivo si devono muovere subito.
Altrimenti il futuro vedrà Giandonato Morra costretto a sostenere da solo l'antagonismo contro camaleonti e opportunisti.
E a sinistra il nuovo soggetto politico di Civati e Cofferati pronto ad aprire le porte a chi alleanze con Tancredi proprio non le digerisce.
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