Siamo in tempi da Carnevale e le chiacchiere si mangiano fritte o politiche.
Il verbale della riunione in Regione, mediata dal dirigente Gerardini, ci lascia uno spaccato deludente della preparazione ambientale dei sindaci dell'area Cirsu.
Il verbo dell'ottimo Gerardini, che eredita una situazione pesante del precedente "prorogatore", è chiaro.
DGR n.1227/2007.
Chi è interessato da procedura fallimentare perde i requisiti soggettivi e non può essere titolare di autorizzazioni.
Avevamo ragione, ma solo perchè la legge era talmente chiara e lineare che il resto era in mala fede.
La D.ssa Piccioni dell'arta fa un quadro fosco della situaizone del Cirsu.
Verbalizza che alcune situazioni sono risolvibili e altre hanno bisogno di lavori molto più complessi.
La responsabile della relazione fa notare che alcune prescrizioni risalgono al 2014 e che non sono state risolte.
Avevamo ragione, ma l'importante era prorogare.
Il gestore Csa, rappresentato dal dott. Martinelli, ammette il mal funzionamento di alcuni camini e si trova disponibile a concordare un tavolo di concertazione.
Avevamo ragione sull'inquinamento e sul pericolo ambientale e qui si parla ancora di tavoli di concertazione?
I tavoli sono saltati da un pezzo.
Il Sindaco Di Notaresco, Diego Di Bonaventura è un uomo solo al comando di un vera e propria emergenza sanitaria.
Consiglia di fermare tutto immediatamente e risolvere le criticità dell'impianto prima del caldo e dell'estate.
Avevamo ragione, il primo cittadino di Notaresco è stato abbandonato dai suoi colleghi Cirsu e noi respiriamo.
Poi arriva la commedia dell'arte.
Il Sindaco di Mosciano, Bellante, Morro D'Oro e Giulianova, si riservano di fare arrivare una documentazione sulla problematica delle autorizzazioni.
Avevamo ragione, i sindaci Cirsu stanno scrivendo le nostre memorie.
Qui vissero a loro insaputa.
Il 16 Febbraio ci sarà un'ispezione congiunta al Cirsu.
Pronto un cronoprogramma.
Un sistema di proroghe.
Il fantasma di Gerardini aleggia sul Cirsu.
Chiamate l'esorcista.
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