Dieci Ottobre.
Si legge sul Fatto Quotidiano " Hanno sentito degli scricchiolii e hanno subito fatto uscire i bambini dall’aula. E così, quando una parte del controsoffitto in cartongesso è crollata, la classe era vuota. È stato grazie alla prontezza di alcune maestre se nessun allievo della scuola elementare “Edmondo De Amicis” di Padova, in via Citolo da Perugia, è rimasto coinvolto nel crollo avvenuto in mattinata. Sull’incidente, che ha provocato danni materiali non ancora quantificati, ma nessun ferito, è intervenuto Paolo Botton, assessore comunale all’Ediliza pubblica. “Emetteremo un’ordinanza di inagibilità sull’aula e proseguiremo nelle prossime ore le valutazioni tecniche che consentano di dichiarare in sicurezza tutto l’edificio”. bit.ly/2dr8JHf
Alex Corlazzoli sottolineava all'indomani del terremoto di Amatrice " Secondo l’ultimo rapporto presentato da Legambiente gli edifici in cui è stata eseguita la verifica di vulnerabilità antisismica tra i comuni a rischio nella zona 1 e 2 sono il 26,8%. Non solo: sebbene cresca leggermente l’attenzione rivolta alla costruzione di edifici con criteri antisismici (8%), costruire nuove scuole con criteri di bioedilizia continua a essere una pratica che i Comuni non adottano se non in alcuni regioni del nostro Paese (0,6%). Dal 2010 al 2014 le scuole costruite seguendo i criteri antisismici sono diminuite dal 10,3% all’8,7%. Il Documento di valutazione dei rischi risulta predisposto nel 72% delle scuole riguardo alla sua diffusione e conoscenza, la situazione non è altrettanto positiva: nel 59% tutti i soggetti (studenti, personale docente e non, Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione) ne sono a conoscenza, nel 20% lo conosce solo il personale, per il 14% è conosciuto solo dal Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione. Nel 7% delle scuole, infine, non è conosciuto da nessuno. La mancata conoscenza di questi dati da parte del 41% delle persone presenti a scuola finisce per vanificare l’importanza di questo documento. Senza parlare del certificato di agibilità statistica che secondo il dossier 2015 di “Cittadinanzattiva” era assente nel 30% delle scuole monitorate: questo perché il 50% delle aule è stato costruito prima del 1971, quando è entrato in vigore l’obbligo del collaudo.
A Teramo?
Sarebbe molto semplice per noi ricordare che "L'O.P.C.M. n. 3274 del 20.11.2003 obbliga tutti i proprietari, pubblici e privati, di edifici strategici ai fini della protezione civile o rilevanti in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso, realizzati precedentemente al 1984, a eseguire la valutazione di vulnerabilità sismica su tali manufatti (l'elenco dei manufatti strategici e rilevanti è contenuto nella D.G.R. n. 3645 del 28.11.2003, nella quale tra gli edifici rilevanti figurano asili, scuole di ogni ordine e grado, strutture socio sanitarie e socio assistenziali.
Sarebbe semplicissimo ricordare che ( geom. Bellabona)" La valutazione di sicurezza segue l'iter illustrato dal D.M. del 14.01.2008 e dalla Circolare n. 617 del 02.02.2009, costituito dai seguenti passaggi:
1) analisi storico-critica;
2) rilievo geometrico-strutturale;
3) caratterizzazione meccanica dei materiali;
4) definizione dei livelli di conoscenza e dei conseguenti fattori di confidenza;
5) definizione delle azioni e nella relativa analisi strutturale;
6) determinazione della vulnerabilità del sistema struttura esistente;
7) proposta di eventuali interventi di adeguamento e valutazione del rapporto costi/benefici ottimale.
Sarebbe inutile ricordare che il Comune di Teramo non ha risposto al Bando della Protezione Civile sui fondi per l'adeguamento sismico post terremoto del 2009.
Premesso tutto ciò, rimarcando gli interventi e gli incontri degli ordini professionali con il Primo Cittadino di Teramo, ci piacerebbe sapere a che punto sono le valutazioni sismiche.
Risulta essere vero che a due mesi dal terremoto ancora nessuna scuola è stata valutata sismicamente?
( L’obbligo di sottoporre gli edifici alla verifica di sicurezza sismica si riferisce a tutti gli edifici e le opere di interesse strategico e/o rilevanti, in qualsiasi zona sismica si trovino, indipendentemente dal fatto che il proprietario sia pubblico o privato e indipendentemente dai programmi e dai finanziamenti stabiliti a livello nazionale o regionale. In particolare, ai sensi delle norme vigenti, è obbligatoria la verifica mentre non lo è l’intervento: a seconda dell’esito della verifica il proprietario deve programmare eventuali interventi da realizzare entro un determinato periodo di tempo, in funzione appunto dei risultati della verifica stessa).
Risulta essere vero che ci sono dei problemi nel reperimento dei tecnici e nella firma della convenzione?
Che fine ha fatto il comitato dei genitori e l'esposto alla Procura della Repubblica di Teramo?
Negli altri comuni della Provincia di Teramo, I Sindaci si sono dimostrati trasparenti con i comitati?
Isola del Gran Sasso, Mosciano, Torano, Sant'Egidio e via annotando?
A Teramo non succede mai nulla...siete sicuri?
Sicuri è una parola grossa, scusate.
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