Salta al contenuto principale

Arpa: Quello strano caso dell'incidente non incidente e le due condanne...

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Era il 2013 e ci occupammo di un incidente non incidente.

Scrivevamo"La chiamano truffa o se vuoi favori o se vuoi, casta.
Tutto dipende dai soggetti in causa.
Per l'assicurazione è una sorta di truffa, per l'autista un favore, per noi è casta e pochezza d'animo, comunque in attesa di tempi migliori, una brutta e strana storia.
Il fatto.
Un incidente normale da codice della strada che parla di precedenze e segnali di arresto. 
Una donna, una gentil signora, urta un pullman di linea dell'Arpa.
Nulla di grave per fortuna.
La responsabilità è di evidenza della guidatrice.
Segnale di arresto non rispettato e testimoni davanti al bar. Incrocio con viale Crucioli.

Tutto definito?
Dopo pochi giorni, l'autista cambia versione dei fatti.
La responsabilità passa tutto a suo carico. 
Il Pullman non avrebbe rispettato lo stop?
La signora guidava il pullman?
L'autista guidava l'automobile?
L'autista e la signora guidavano insieme il pullman?
La macchina era posseduta?

L' assicurazione non ci crede e con tanto di denuncia, chiama a testimoniare gli avventori del bar.
In questura era un via e vai.
Le testimonianze erano chiare e nette.
Perentorie.

Indagati?
L'autista e un grado dell'Arpa che avrebbe chiesto il favore da casta all'autista.
Quando si riuscirà a dare uno stop a questo metodo?".

Luglio 2015.
Due anni dopo.
Il Giudice Roberto Veneziano
ha condannato l'autista dell'arpa a 1 anno e otto mesi e l'automobilista a otto mesi.
L'indagine della Polizia Stradale di Teramo, sotto la guida dell'ispettore Stefano Di Stefano, sono state attente e lineari.
Partita dalla denuncia dell'assicurazione che non ha creduto alla seconda versione dell'autista dell'arpa, sul cambiamento del luogo dell'incidente, Teramo poi Montorio, sulla oggettiva responsabilità e su altre incongruenze, gli uomini della Stradale hanno dimostrato la truffa e il falso, ottendendo le due condanne.
Ci piacerebbe alla fine degli appelli di legge, sempre se le pene saranno confermate, di conoscere le ragioni di una simile condotta che potrebbe portare al licenziamento dell'autista.
Perchè?
Noi abbiamo un'idea, ma non siamo dirigenti.
 

Commenta

CAPTCHA

Commenti

Vi ricordo con nostalgia. Lara, Antonio, Stefano e tutti i ragazzi della Stradale della Provincia di Teramo. Il nostro è un lavoro complesso e mi piacerebbe che ogni sito, anche nella nostra regione, scrivesse con lo stesso entusiasmo e puntualità de I Due Punti. Sono esempi che fanno prevenzione. Complimenti, ancora.
Cara"una collega" ma come mai non vi siete accorti che a Teramo nessuno più rispetta la segnaletica sia essa orizzontale che verticale? Come mai non vi siete accorti che a Teramo nessuno più fa uso dei segnalatori di cambio di direzione di marcia? Come mai con vi siete ancora accorti che a Teramo circolano delle auto (4x4 fuori norma sia in altezza che per i pericolosissimi pneumatici che montano? ...o la responsabilità è dei vostri dirigenti?
Il 'bello' di questa brutta storia è che nonostante tutti in azienda conoscessero l'accaduto , gli attori sono stati costantemente premiati con valanghe di straordinari e benefit vari .......addirittura per la 'mente' del falso si prospetta una promozione !!!Auspichiamo un intervento del nuovo management di Tua ed in particolare del presidente .