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Gli operai da oggi indosseranno il pannolone. Interrogazione parlamentare dell'On. Melilla

di Giancarlo Falconi
3 minuti

Farsi la pipì addosso.
Fermiamoci un attimo.
La più bella foto che ho scattato a mio nipote, era in un momento, in un attimo particolare.

Aveva intorno ai 4 anni.
Era seduto sul letto con le mani a reggere la tristezza del viso.
Lo guardo.
Mi mira da un angolo dell'occhio.
"Zio".
Uno zio che veniva dal profondo di un affetto desiderato.
"Dimmi amore".
" Mi si è rovesciata la bottiglietta dell'acqua non è pipì. Sono grande".
Ecco.
Farsi la pipì addosso.
Ho quel ricordo vivo nella mia carne della memoria.
Poi, l'operaio della Sevel costretto a urinarsi, arso nei pantaloni perchè gli era stato proibito di andare in bagno.
Qui muore l'uomo.
Si perde la dignità e la tenerezza del termine pipì.

Mio nipote non dovrà mai vivere una simile esperienza.
Dovrà ricordare la sua pipì come un passaggio per diventare uomo.
Non come il simbolo del degrado della razza umana.


Oggi l'onorevole Melilla ha interrogato il Presidente del Consiglio dei Ministri....

"Per sapere-premesso che:
Il 7 febbraio scorso un operaio della Sevel di Atessa ( Chieti), addetto alla Catena UTE 1 Montaggio, ha chiesto ripetutamente di poter andare al bagno, ma gli è stato vietato ed é stato costretto così a farsi la pipì addosso;
Si tratta di un fatto grave che lede la dignità di una persona e tramite lui dell'intera classe lavoratrice di questo stabilimento, che con 6.500 dipendenti è la più grande fabbrica italiana della FCA;
La Sevel è nata in Abruzzo nel 1978 a seguito di una joint venture tra la Fiat e la Peugeot e attualmente produce circa 300.000 veicoli commerciali che vengono venduti in 80 Paesi del mondo e in Europa occupa il primo posto nelle vendite del suo segmento, si tratta dunque della più grande fabbrica metalmeccanica italiana, un gigante dell'export industriale italiano;
La vicenda per questo non può essere sottovalutata: nella più grande fabbrica italiana i ritmi e i carichi di lavoro arrivano al punto di costringere un operaio a farsi la pipì addosso per non lasciare il suo posto di lavoro alla catena di montaggio, cose che pensavamo lasciate appartenere alla fase primitiva dello sfruttamento della forza lavoro da parte di un capitale avido e disumano;
La democrazia non può fermarsi davanti ai cancelli di una fabbrica, e anche alla catena di montaggio i lavoratori non devono essere umiliati-:
Se non intenda richiamare la multinazionale FCA al rispetto della dignità dei suoi lavoratori anche nel suo più grande stabilimento abruzzese, la Sevel di Atessa.
  Il pannolone non è per chi si è fatto la pipì addosso ma per chi si urinerà d'imbarazzo.
Dovrà essere indicato ad ogni suo passaggio.
Il Vespasiano di turno. 

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Commenti

Se anche il Papa ha detto che questa economia capitalistica è violenta un motivo ci sarà. Morire di questa economia o farsi la pipì addosso non cambia nulla per la dignità di persone schiacciate da questo capitalismo violento e quindi disumano. Ben venga l'interrogazione parlamentare dell'On.le Melilla. Speriamo solo che l'interrogazione non sia solo parlamentare.
doveva incazzarsi ed andarci, e comunque almeno piscia per terra e non addosso.

Questa vicenda è allucinante.
Anche io faccio l'operaio e anche da me a volte manca il tempo per andare in bagno ma nessuno ce lo vieta. Più di una volta ho aspettato un po troppo e sono corso in bagno perche mi stavo (letteralmente) facendo la pipì addosso sul posto
di lavoro, ma è stata una mia scelta!
Quello della Sevel è schiavismo