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Quartiere Cona: Quel cancro della Centrale Enel...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Non c'era l'Arta.
Ripeto non c'era l'Arta.
C'era il ricordo dell'Archietto Hector Cavone Felicioni. 
C'era Pino Furia e il resto era politica.

Quella politica geneticamente complice di un allarme sanitario.
Vent'anni di pericolo in un popoloso quartiere che avrebbe dovuto denunciare oltre alla Centrale dell'Enel anche i capannoni con il tetto in amianto che ospitano gli uffici.
Intorno abitazioni, scuole e cittadini che respirano.
Vivono.
Il miglior intervento dopo le solite promesse degli amministratori a vario titolo è stato dell'ex Presidente del WWF, Pino Furia.
Si torna finalmente a chiedere a gran voce un'indagine epidemiologica per giustificare i casi di leucemia, tumore del sangue e altre neoplasie.
Le onde elettromagnetiche e le fibre di amianto del sito della Fornace.
Quei cinque casi di cancro che ha ricordato Domenico Bucciarelli, anima del convegno, in tre abitazioni.
Tre mortali.
Tre famiglie cinque tumori. 
Si le morti.
Silenziose come gli assasini.
Quando pesano sulle coscienze politiche?
Ieri l'assessore Cozzi, per esempio, avrebbe fatto bene ad ascoltare.
Il suo intervento non è stato apprezzato ma condito da rumore e leggere contestazioni.
Immobilismo di Stato. 
Il sindaco Brucchi?
Ha un'occasione, l'ennesima.
Chiedere, intanto, scusate, ordinare, la bonifica dell'amianto.
Potrebbe essere un inizio.
Una scossa per spostare anche la centrale elettrica.
D'Alfonso e le sue flash promesse, a parte.

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Commenti

Ciao, la politica, la buona politica dovrebbe comportarsi come un buon padre, cercare di non pensare solo all'oggi ma anche al futuro dei propri figli.....purtroppo Teramo non ha goduto di ciò, la nostra politica che vive " al campa oggi che viene domani" ha saputo decentrare, l'università, il commercio, lo stadio, ecc....svuotando,impoverendo e decretando la fine di questa città ridotta ad un paese pedemontano destinato inevitabilmente, dopo la depredazione post-traforo, all'oblio.....ed allora cosa conta una centrale elettrica in un quartiere di Teramo?, cosa contano i capannoni con tetti in amianto?, e delle strutture che diventano sempre più fatiscenti e che potrebbero ospitare nel nostro cuore cittadino la vita ma destinate all'abbandono.....manicomio,università,Regina Margherita, ospedaletto, capannoni Gammarana, ecc....ed allora?...bohhhh...attaccatevi....andatevi a vedere la Fiera al centro commerciale Gran Sasso e compratevi almeno un gelato...che domani é lunedì...ciao bruno
Grazie Giancarlo. Non mi aspettavo un'attenzione del genere. Viviamo in un paese strano. Ho ricevuto apprezzamenti, strette di mano, scambi di numeri telefonici, inviti, tramite il presidente D'Alfonso ad incontrare i vertici nazionali dell'Enel, solo per aver svolto il ruolo di Cittadino. Incredibile! Chiedere a gran voce fatti e non chiacchiere. Richiamare gli amministratori pubblici al dovere di tutelare la salute dei cittadini. Ancora non leggo i giornali di oggi, ma i servizi televisivi di ieri si sono tenuti alla larga dall'affrontare gli aspetti tecnici (fondi del contratto di quartiere spariti, azioni di bonifica, ecc.) che sono fondamentali per la risoluzione dei problemi che affliggono il quartiere. Capisco il successo dei blog. La cosa bella, invece, è che ho conosciuto abitanti del quartiere, belle persone, determinate a non lasciar andare in malora una parte della cittá che merita attenzione e rispetto. La tanto cara democrazia partecipativa che potrebbe curare molti mali sociali se la politica la usasse realmente. Abitanti dello stesso quartiere che non si conoscono e non si sono mai incontrati perché non ci sono spazi pubblici che favorisce questo. Io mi batterò affinché o il sito della centrale Enel o l'area ex fornace diventi uno spazio verde e di incontro dove i nostri figli possano giocare e crescere senza aver paura di mostri nascosti che tolgono serenitá. Grazie di nuovo per l'attenzione che mi hai e ci hai dato. So che il quartiere conta su di te. Un abbraccio.
L'Enel ha già in corso un piano biennale di delocalizzazione delle centrali . Solo che teramo non è nell'elenco. Non si sa se per una disattenta amministrazione locale o per altri motivi. Fatto sta dovrebbe essere una battaglia non solo per gli abitanti del quartiere cona ma un obiettivo di tutta la città. Battere il ferro finché è caldo . Ora l'argomento è tornato nell'agenda anche della regione. Non lasciamo che finisca di nuovo nel dimenticatoio.
La scienza non si è ancora espressa sull'effetto delle onde elettromagnetiche sul corpo umano, si sa solo che surriscalda le cellule in maniera non significativa. In effetti suggerire un'indagine epidemiologica sull'incidenza di tali patologie potrebbe essere un'informazione statisticamente attendibile. Tuttavia non smantellano l'amianto figuriamoci se possono occuparsi di quello che invece può definirsi "inquinamento elettromagnetico". Mi stupirebbe però sapere che non esistono misurazioni pubbliche in tal senso poichè la legge italiana prevede valori soglia precisi (sono sicuro ci sia una legge ma non chiedetemi quale). http://www.airc.it/cancro/disinformazione/campi-elettromagnetici/ Inoltre un misuratore di "eletrosmog" è reperibile su ebay a circa 25 euro e già fornirebbe una concreta informazione agli abitanti del quartiere. http://www.ebay.it/itm/TESTER-RADIAZIONI-MISURATORE-ONDE-ELETTROMAGNETI… (spero si possa pubblicare il link)
Nulla si crea nulla si distrugge ma tutto si trasforma. La Cona era aperta campagna poi è arrivata la centrale poi ancora le abitazioni.adesso potrebbe andar via la centrale e metterci una piazza piena di colori e profumi. La centrale andrebbe collocata altrove tanto non si sentirà sola.
Ormai il danno è fatto. Ma chi ha consentito di costruire abitazioni accanto ad una centrale elettrica? E perché la gente ha costruito o comprato abitazioni accanto ad una centrale? Erano gli anni '80 quando apparve quell'orribile palazzo grigio verde e la centrale c'era da un bel pezzo... Fossi nell'Enel spostarei tutto ma chiederei i danni.
Mi piace il commento di Bruno e aggiungo di essere deluso da una cattiva politica ma anche da quei cittadini che non trovano neanche più' il tempo di partecipare ad una assemblea o di andare a votare.
@Carmine. Capisco che a volte si può essere demotivati quando si registra una scarsa partecipazione cittadina però è anche vero che "Mai dubitare che un piccolo gruppo di cittadini coscienziosi ed impegnati possa cambiare il mondo. In realtà è l'unica cosa che è sempre accaduta". (Margaret Mead)
@Pino. Sarà'!vedremo quanti andranno a votare ai prossimi due referendum.

Il Comune di Teramo pare abbia individuato in Contrada Gattia l'area per lo spostamento della Centrale elettrica della Cona ma non è riuscito a realizzarlo per non aver redatto il progetto...