Salta al contenuto principale

Solidarietà ai giornalisti del quotidiano La Città...

di Giancarlo Falconi
3 minuti

In data 9 novembre 2020 i giornalisti del Quotidiano La Città si sono riuniti in assemblea per discutere della decisione presa dalla proprietà sull’avvio – a far data da oggi – della Cassa integrazione Covid.

Il ricorso all’ammortizzatore sociale riguarda tutti e tre i giornalisti dipendenti dell’azienda: per due di loro la sospensione dal lavoro sarà totale, per uno sarà parziale (il collega, nonché vicedirettore de La Città, Pietro Colantoni sarà infatti chiamato a lavorare 13 ore settimanali su 18 da contratto).

La scelta adottata dall’azienda appare spropositata e in assemblea i giornalisti dipendenti e collaboratori del Quotidiano si sono confrontati sul punto.

Tutti si sono detti preoccupati per una decisione che di fatto azzera il corpo redazionale scaricando sulle spalle dei collaboratori (alcuni dei quali ancora in attesa di vedersi saldati degli stipendi arretrati) il carico di lavoro: ciò in un momento storico nel quale la necessità di un’informazione puntuale, precisa, verificata è più forte che mai. Collaboratori che per questo giornale rappresentano una risorsa di prim’ordine e che al pari dei redattori si sono sempre spesi con senso di abnegazione per il bene di questo prodotto editoriale. Ma sui quali, oggi, non può essere dirottato il lavoro di una redazione.

La Cassa integrazione (partita oggi e con durata fino al 31/12/2020) nei termini stabiliti dall’azienda mina le fondamenta del quotidiano mettendone a rischio la sua stabilità nel breve e lungo termine. L’azzeramento della redazione non appare compatibile con la sostenibilità di un giornale che ogni giorno garantisce almeno 24 pagine di notizie e approfondimenti.

La redazione e il Sindacato dei Giornalisti d’Abruzzo nei giorni scorsi avevano espresso perplessità sulle modalità di applicazione della Cassa integrazione in termini così drastici, avanzando alla proprietà alternative più sostenibili. Nessuno, dai giornalisti al Sindacato, si è mai posto in posizione di contrarietà al ricorso dell’ammortizzatore sociale anche perché c’è da parte di tutti la consapevolezza delle difficoltà economiche che l’azienda attraversa. Difficoltà acuite dal Covid. Le proposte avanzate però non sono state accolte e da oggi è partito l’azzeramento dell’attività redazionale.

Nel corso dell’assemblea, dipendenti e collaboratori hanno espresso preoccupazione anche per la mancata organizzazione del lavoro giornalistico che partirà da oggi senza l’apporto dei redattori. Nessuno ha avuto comunicazione di chi materialmente farà cosa e come.

Tutto quanto detto fin qui sta inoltre alla base di una decisione presa nel pomeriggio di oggi dal collega Pietro Colantoni che si è dimesso dalla funzione di vicedirettore. Una scelta irrevocabile e dettata dalla rottura del rapporto di fiducia con la direzione del quotidiano e la proprietà. Le dimissioni del collega rappresentano un chiaro segnale di contrarietà alle modalità, alle tempistiche e all’iter seguito dall’azienda nell’avvio della Cassa Integrazione. Il collega tornerà alle sue mansioni ordinarie di redattore.

I giornalisti del Quotidiano La Città

Commenta

CAPTCHA