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Le scuole vanno chiuse. IL ritardo della Regione Abruzzo sulla validità dei tamponi privati...

di Giancarlo Falconi
9 minuti

Le scuole vanno immediatamente chiuse per evitare pericolosi focolai.
Sarà il titolo di un pesante comunicato stampa a firma di decine e decine di famiglie della provincia di Teramo, preoccupate della positività di tanti ragazzi, professori e personale scolastico.
Non si escludono denunce da depositare in Procura. 
Nel frattempo il vero problema si sposta in Regione Abruzzo con la richiesta di validità dei tamponi privati, quei privati aventi i giusti requisiti di legge,  fatta dal capogruppo di Abruzzo in Comune, Sandro Mariani, Gianguido D'Alberto, presidente Anci Abruzzo e Jwan Costantini-sindaco di Giulianova.

Si legge " 

“Il grido d’allarme che da giorni arriva dalle famiglie e dai Sindaci abruzzesi va assolutamente ascoltato e tradotto in azioni urgenti. Nelle Scuole del nostro territorio – si sta verificando un vero e proprio cortocircuito: davanti ai sintomi le famiglie provvedono immediatamente ad effettuare tamponi ai propri figli, spesso privatamente, preoccupati dai tempi di attesa eccessivamente lunghi del sistema pubblico e non avendo mai ricevuto nessuna comunicazione relativa alla invalidità di tali tamponi. Sempre i genitori, in caso di esito positivo, provvedono tempestivamente ad avvisare l’Istituto scolastico che però, di fronte ad una positività riscontrata presso una struttura privata, non attiva nessun protocollo, costringendo intere classi a continuare la didattica in presenza e ad attendere l'esito del nuovo tampone eseguito dalla Asl”.

“Questa situazione rallenta le operazioni di tracciamento ed espone alunni, insegnanti e famiglie ad un rischio maggiore di contagio.  L’Anci Abruzzo ha già chiesto un incontro al Presidente Marsilio e all’Assessore Verí proprio per chiedere un rapido intervento sulle Scuole. La Regione deve intervenire immediatamente per disciplinare la validità dei tamponi privati mettendone a sistema la refertazione: in attesa che ciò avvenga, nel caos attuale, l’unico provvedimento che i Sindaci possono mettere in campo è quello della chiusura preventiva in attesa della conferma asl secondo un principio di precauzione.  E’ una situazione assurda – conclude Mariani – e l’immobilismo regionale è ad un passo dal trasformarsi in una colpa grave”.

Gianguido D'Alberto-sindaco di Teramo-Presidente Anci Abruzzo

STOP AL DISORDINE DELL’ATTUALE GESTIONE CASI POSITIVI NELLE SCUOLE: la gravissima inerzia delle competenti autorità sanitarie regionali si riscontra tutta nella paralisi degli istituti scolastici che sono a rischio di fermare l’attività didattica in presenza. Tutti si assumano le proprie responsabilità. Si torna a chiedere da subito che si attivi anche l’Ufficio scolastico regionale, questa è la priorità assoluta.

NON È STATO FATTO NULLA CIRCA L’INSERIMENTO DEI TAMPONI DEI LABORATORI PRIVATI, ANCHE RAPIDI, NEL SISTEMA DIAGNOSTICO PUBBLICO. L’Istituto Superiore di Sanità(ISS) e il Ministero della Salute, con nota del 23 ottobre 2020, OBBLIGANO le Regioni ad individuare i laboratori privati aggiuntivi al sistema da autorizzare all’effettuazione dei test i cui dati DEVONO essere riportati ai Servizi di Prevenzione delle ASL “per evitare ripetizioni di test” e consentire “un allineamento  fra risultati dei test a azioni di sanità pubblica dal parte delle ASL”. In sintesi: “DEVONO ESSERE CONTROLLATI, MESSI A SISTEMA E UTILIZZATI PER AFFRONTARE L’EMERGENZA SANITARIA E ARGINARE LA DIFFUSIONE DEL VIRUS, SOPRATTUTTO NEGLI AMBIENTI COMUNITARI”.

INSERIMENTO IMMEDIATO E A TAPPETO DEI TEST ANTIGENICI RAPIDI NELLE SCUOLE. E’ L’UNICA POSSIBILITA’ CHE CI CONSENTIRA’ DI CONTINUARE CON LA DIDATTICA IN PRESENZA. La stessa nota dell’ ISS e del Ministero della Salute indica chiaramente che, soprattutto per la comunità scolastica, è il tempo “di ricorrere ai test antigenici rapidi che forniscono i risultati in meno di mezz’ora e sono eseguibili anche in modo delocalizzato e consentono se c’è link epidemiologico di accelerare le misure previste”.  “La rapidità del risultato permette un veloce monitoraggio di eventuali contagi e il conseguente isolamento di chi è stato contagiato limitando efficacemente la diffusione dell'infezione in ambiente comunitario. In questo caso, il rischio di risultati falsi negativi può essere accettabile in quanto bilanciato dalla velocità di risposta nel percorso di controllo delle infezioni e dalla possibilità  di ripetere il test se ritenuto opportuno”.

SI POTENZI IL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE ASL, UNICO RIFERIMENTO PER LA VALUTAZIONE SANITARIA DELLE PROCEDURE DA ATTUARE NEL SISTEMA SCUOLA. E’ necessario ed impellente riorganizzare e potenziare il servizio, ripristinare, superando le attuali criticità, collegamenti diretti ed efficaci tra ASL e Istituti scolastici, che consentano ai Dirigenti scolastici di intervenire tempestivamente, qualora ci sia un caso positivo, anche attestato da un laboratorio privato autorizzato, a sospendere l’attività didattica in presenza ma a garantirne la continuità nelle modalità possibili, a distanza o in forma integrata. Questa è una competenza esclusiva dei Dirigenti scolastici che devono essere posti in condizione di esercitarla. A tal fine, abbiamo concordato con la ASL l’emanazione immediata di una specifica circolare che consenta tutto ciò.  Ai soli dirigenti scolastici spetta sospendere le attività didattiche in presenza di una o più classi, ed eventualmente rimodularle; ai Sindaci la chiusura della scuola o parte di essa. In ogni caso sempre sulla base di una valutazione sanitaria che è in capo alle ASL.

RIDEFINIZIONE IMMEDIATA DEI PROTOCOLLI E INDIVIDUAZIONE DI UN PROTOCOLLO UNICO REGIONALE ADEGUATO ALLA FASE CHE STIAMO VIVENDO E CHE ATTUI LE NUOVE MISURE. QUESTA E’ PROGRAMMAZIONE SANITARIA NELL’EMERGENZA. Si torna a sollecitare anche l’intervento ufficio scolastico regionale che deve assolvere al ruolo di coordinare tutte le azioni necessarie. E’ necessario, vitale, che ci sia uniformità, il disordine sta facendo saltare il sistema.

SE VOGLIAMO SALVARE LA CONTINUITA’ DELLA SCUOLA IN QUESTA FASE SI AGISCA NELL’IMMEDIATEZZA AL  FINE DI NON AGGIUNGERE EMERGENZA ALL’EMERGENZA. 

Jwan Costantini-sindaco di Giulianova


 

IL SINDACO DI GIULIANOVA, JWAN COSTANTINI, SOLLECITA L’ADOZIONE DI UN NUOVO E PIU’ EFFICACE PROTOCOLLO OPERATIVO PER IL CONTENIMENTO DEL COVID-19 NELLE SCUOLE

Il primo cittadino: “Il virus corre veloce e non c’è altro tempo da perdere. Monitoraggi rapidi con corsia preferenziale per le scuole, accordo con i laboratori privati e autonomia dei dirigenti per l’attivazione della Dad nelle classi in caso di contagi”

Facendo seguito alle situazioni di criticità rilevate nel corso dell’ultimo Comitato ristretto dei sindaci, condivise da tutti i primi cittadini della provincia di Teramo ed evidenziate anche dal presidente dell’Anci Abruzzo e sindaco di Teramo, tengo a sollecitare Regione e Asl all’adozione di un nuovo Protocollo operativo per il contenimento del Sars-Cov 2 nelle scuole, inteso come strumento più flessibile e idoneo a fronteggiare la situazione che si sta prefigurando negli istituti scolastici provinciali. Il protocollo ad oggi in vigore, infatti, presenta delle rigidità che non consentono ai sindaci e ai dirigenti scolastici di intervenire con tempestività per il contenimento di situazioni di potenziale focolaio, con l’attivazione automatica della didattica a distanza nelle classi dove sono stati riscontrati dati di positività, in quanto l’attivazione di tutta la procedura è di esclusiva competenza della Asl. A tal scopo, è fondamentale che, sulla base del riscontro dei tamponi con esito di positività effettuati anche nei laboratori privati, venga attivata immediatamente la procedura – che necessariamente non può arrivare al termine del periodo di incubazione del virus – di messa in isolamento delle classi interessate e di contestuale attivazione della Dad, nell’attesa delle indicazioni di carattere sanitario di competenza della Asl.

Questo consentirebbe l’adozione di risposte rapide ed efficaci, come richiesto dall’aumento dei casi di contagio riscontrati, e di porre in condizioni di sicurezza l’intera comunità scolastica – dirigenti, insegnanti, operatori, studenti e famiglie - e costituisce condizione imprescindibile per la prosecuzione delle attività scolastiche in presenza. Non possiamo consentire falle e ritardi nel sistema dei tracciamenti, che mettano a rischio l’incolumità della nostra comunità scolastica. Per questo, è fondamentale intervenire con prontezza e senza altri indugi per la revisione del protocollo operativo e per la disciplina dei test effettuati presso i laboratori privati, prevedendo l’adozione di una corsia preferenziale per il monitoraggio rapido dei potenziali casi di contagio nella comunità scolastica e valutando anche l’individuazione di un tariffario standard per l’esecuzione dei tamponi rapidi e molecolari, calmierato per le scuole, perché la tutela della salute dei bambini e di comunità non può essere un lusso che molte famiglie non possono permettersi. I bambini hanno dimostrato di essere molto ligi all’applicazione delle regole alle quali sono stati adeguatamente sensibilizzati grazie al grande lavoro organizzativo svolto e quotidianamente affinato dai dirigenti scolastici e dagli insegnanti. Ora, per non compromettere tutto questo sforzo e continuare ad assicurare lo svolgimento delle lezioni in presenza, è fondamentale poter disporre di un protocollo funzionale e flessibile, di un sistema di monitoraggio efficace e rapido dove il privato sia chiamato a collaborare con il pubblico e di indicazioni operative chiare, tempestive ed univoche per contenere e isolare sul nascere potenziali focolai di contagio. Coraggio, il virus Sars-Cov 2 corre rapido e per vincere questa battaglia dovremo essere più veloci di lui, non c’è altro tempo da perdere!

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Commenti

Ormai le scuole stanno diventando più rischiose degli ospedali. Bambini, insegnanti o personale addetto ufficialmente o "ufficiosamente" positivi, quasi sempre senza che vengano effettuati tamponi di controllo ai contatti stretti, ovvero agli altri bambini di quella classe, e soprattutto agli insegnanti che dopo QUELLA classe vanno in altre classi durante la giornata
Certo tutti sono con le mascherine, come del resto tutti sono con le mascherine negli ambulatori, negli uffici, dove però lì si vengono in genere giustamente programmati tamponi di controllo ai contatti...e nelle scuole? Forse ci si preoccupa un pò troppo dei libri portati da casa, degli astucci...si prenda atto: si è provato ma così non va, non si riesce a tracciare, e le scuole sono una COMUNITÀ di soggetti troppo estesa per non diventare a loro volta moltiplicatori di positivi.

Giusto!

Asl e referenti di ogni plesso scolastico non comunicano. Perchè? Perchè i docenti devono stare zitti? i Vari Dpcm prevedono sanzioni severe verso chi si renda protagonista di azioni che concorrono al malfunzionamento della prevenzione pubblica...Qui siamo oltre, tutti sapevano dell'esistenza di focolai, di situazioni poco chiare, di assenze prolungate e mal giustificate. silenzio. omertà. paura. tutto bene! Sindacati, Ispettori regionali del Miur e docenti impauriti, è ora delle azioni conseguenti