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La Zona Rossa di VIncenzo Caporale...

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Ho cercato di capire perché l'Abruzzo resti serenamente in "Zona rossa" e il Veneto o l'Umbria, al contempo, sono o chiedono di essere o diventare "Zona gialla".
Ho messo a confronto dei dati che possano raccontare con un minimo di attendibilità l'andamento del COVID-19 sul territorio regionale e nel Paese. I dati, cioè, che possano riassumere in termini oggettivi l'andamento di quella che nessuno può più chiamare epidemia, ma che, al contrario è diventata un'infezione respiratoria endemica. Se è un'emergenza lo è per la incapacità del sistema di gestire in modo adeguato fenomeni sanitari prevedibili e largamente previsti da chi avesse un livello di conoscenza adeguata delle malattie infettive.

Da un lato i dati sui decessi e dall'altro quelli sui tassi di letalità che descrivono de facto l'efficacia dell'assistenza nel suo complesso, ovvero quanti pazienti malati muoiono. La prevalenza, ovvero quante persone sono positivi alle prove diagnostiche è dato puramente indicativo perché dipende dal numero delle prove effettuate che è estremamente variabile. Ho confrontato i dati cumulativi - dall'inizio del 2020 al 3 dicembre - e quelli relativi all'andamento nell'ultimo mese, i dati sia per le due Regioni sia per il Paese, nel suo complesso. Se alle differenze di "colore" corrispondono differenti livelli di rischio di contagio, mi sembra davvero difficile capire perché l'Abruzzo sia così diverso dal Veneto o dall'Umbria e cosa giustifichi che la libertà di movimento delle persone di queste (ed altre varie)  regioni debba subire limitazioni così severe, visto che i livelli di rischio sono sovrapponibili a quelli medi nazionali!

Credo, in ogni caso, che il presidente dell'Abruzzo avrebbe il dovere di spiegare ai suoi cittadini perché si sia auto-dichiarato e si dichiari "Zona rossa", chiarendo perché continui in un percorso che sembra fortemente penalizzante per la comunità abruzzese, sulla base di dati fattuali. Se lo ha fatto e non ne sono a conoscenza mi scuso. Se non lo ha fatto questo è intollerabile. Lo deve fare e, soprattutto, deve fornire i dati fattuali e la logica sanitaria alla base delle sue decisioni.

Giustificare in modo trasparente atti come quelli che assumono oggi governi regionali e nazionale, così pesanti per la libertà delle persone, è un assioma in democrazia. Trasparenza vuol dire comunicare in modo semplice e comprensibile i dati fattuali e la ratio interpretativa delle decisioni; non esibirsi sui mezzi di comunicazioni di massa con dichiarazioni apodittiche di tipo propagandistico. Questo dovrebbe valere sia per il governo regionale, sia per quello nazionale. Oggi non è così e ciò non è degno di un Paese democratico.

Vincenzo Caporale

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Commenti

Come sempre molto lucido. Questo signore è la masssima espressione scientifica abruzzese ed è uno dei pochi che ha la bocca collegata al cervello. Secondo me la zona rossa è stata istituita solo per favorire l'accesso a contributi statali. Tutto il resto sono chiacchiere.

grandissimo dottor Caporale, finalmente una persona competente e con le idee chiare a chiedere quanto di piu lapalissiano, pretendere in un Paese " democratico"; ma purtroppo, la maggioranza delle persone ( come da rapporto CENSIS) vive in uno stato di trance" indotto " che obnubila la mente e da cui usciremo con le ossa rotte......

Professo', che fa mi sbaglia prevalenza con incidenza? Se avesse guardato l'incidenza per 100.000 abitanti di alcune zone della Provincia de L'Aquila e di Teramo si sarebbe accorto che sono tra le più alte d'Italia. Se questo sia stato sufficiente, assieme ad altre considerazioni, a rendere l'Abruzzo zona rossa non lo so. È evidente che debba essere una scelta politica. Poi sarebbe bene che i politici non facessero gli scienziati e che gli scienziati si astenessero di fare i politici. Lei a quale categoria appartiene?

Giustissimo. Condivido pienamente

Carissimo Enzo,
nel condividere pienamente quanto da te scritto,io come per altro fatto su questo sito durante.la prima fase del.Covid ,non riesco a capire il motivo per cui,la tua esperienza di ricercatore di alto profilo,la tua conoscenza nel mondo scientifico internazionale,nel quale ti.sei sempre mosso nel corso di decenni,non sia stata richiesta.da chi ,purtroppo, governa la nostra amatissima regione.Abruzzo.
Pur riconoscendoti alcuni tuoi difetti,che ognuno di noi ha,molto. probabilmente il tuo scomodo personaggio,avra ' impedito tutto questo.

Concordo pienamente con il dott. Caporale. Quando emise l'ordinanza di passaggio in zona rossa aveva superato il limite delle TI e il CTS gli aveva consigliato di chiudere tutto anche le scuole. Io credo come ha detto emiliano che emanano ordinanze più restrittive solo per evitare problemi giuridici.

Gentile Signor Fidel, non credo dover rispondere alle sue illazioni sulla mia professionalità, la mia vita parla per me. Voglio assicurarla su un fatto però: sono ancora in grado di pensare con la mia testa come epidemiologo anche se pensionato, ma soprattutto, sono ancora in grado di pensare come cittadino e lei?