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Teramani: In ricordo di Giancarlo Puritani

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Istrionico, visionario, editore.
Fu il primo a credere in me; a farmi scrivere; a farmi riflettere, a compensare e giocare con le parole.
Violare, le viole, violentate dal possesso ossesso del sesso del suo se.
L'ego centrico che ruotava intorno a un pavone.
Giancarlo Puritani era un teramano e Teramani era la sua rivista.
Mani in mano era diventata una sana e robusta Costituzione del libero pensiero.
Gli volevo bene anche se distruggeva le scatole.
Quelle boite che continuerò a lanciare in aria con le vocali in veste di aiuole.
Che cosa cercava con ansia al limite dell'affezione?
La verità storica di Teramo come valore aggiunto alla crescita di una Città. 
Lui, l'amava. 
Ciao Già, a presto. 
 

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Commenti

Ciao Giancarlo,ci conoscevamo da ragazzi,abbiamo avuto da adulti rapporti di lavoro ai tempi in cui.collaboravi con la,Ditta Forese autotrasporti,eri sempre cordiale e collaborativo,soprattutto ricordo,avevi la pazienza e tanta per sopportare le mie esternazioni quando le consegne tardavano.
Vorrei ancora ringraziarti e ricordarti sempre con il.tuo.sorriso.
Ti abbraccio
Carlo

Ciao Giancà!...

Ho avuto il piacere e la fortuna di collaborare con Giancarlo nella storica
free press "Teramani".
Era stimolante parlare con lui, aveva sempre nuove idee e bello stesso tempo era una persona che sposava anche le proposte CGE gli venivano fatte, sempre con l'entusiasmo di un ventenne.
Quello che mi ricordero' di più sono i nostri discorsi davanti a un caffè, come la famosa canzone di Paoli, a parlare di questo mondo che non va e di come sarebbe facile farlo andare meglio.
Sono sincuro che adesso è seduto insieme a Tonino Guerra a guardare e commentare tutto quello che ci sta succedendo.
Ciao Giancarlo