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Alla ASL di Teramo caos istituzionale e anarchia funzionale: Il personale del laboratorio analisi in stato di agitazione

di Giancarlo Falconi
4 minuti

Ancora una volta questo Sindacato si vede costretto a denunciare le improvvide iniziative  della Azienda Sanitaria Teramana, che non perde occasione per penalizzare il personale del laboratorio analisi che è intento a proclamare lo stato di agitazione.

Nel frattempo questo Sindacato ha ritenuto opportuno inviare al Direttore Generale  una specifica richiesta per l’apertura di una indagine interna anche al fine di ricercare possibili responsabilità disciplinari.

Il Direttore del Dipartimento Servizi, nell’esercizio delle funzioni di appartenenza, ravvisandone le necessità gestionali, riteneva di dover impartire precise disposizioni di servizio per l’attivazione presso il presidio ospedaliero di Teramo della guardia medicasu posizioni di lavoro cosi' dette H24, a valere dal 1° luglio 2020.

Senonché, la nuova organizzazione lavorativa contenuta nel richiamato ordine di servizio, così come ufficializzata, veniva, direttamente e formalmente, partecipata ai responsabili delle strutture sanitarie interessate, mentre il direttore ff dell’UOC Patologia clinica, ovvero il sostituto, veniva incaricato alla elaborazione del nuovo assetto lavorativo (il personale del laboratorio di Teramo veniva informato tramite l’affissione dell’atto in parola nella bacheca interna).

Ma, la ingiunzione di servizio in questione, con la quale si disponeva la copertura dei turni opportunamente garantita sulla base dei criteri organizzativi certi e con personale sufficiente per evitare disservizi dovuti ad imprevisti, inopinatamente e per ignari motivi veniva caducata nel nulla, tam quam non esset.

A tal proposito, non risulta a questo Sindacato che il predetto Ordine di servizio (vero e proprio atto amministrativo), sia stato fatto oggetto di disposizione di carattere revocativo o di annullamento; risulta, invece, come la stessa disposizione allo stato sia vigente, cioè idonea a produrre gli effetti contenuti, e cogente, vale a dire atta a determinare un obbligo inderogabile..

Si rileva che per il deluso adempimento si potrebbe configurare una condotta omissiva in relazione al mancato compimento di un’azione giudicata come doverosa, indipendentemente dal verificarsi o meno di eventuali eventi accidentali come conseguenza di tale omissione. 

Ora, avuto riguardo delle caratteristiche formali, sostanziali ed improrogabili, contenute nell'ordine di servizio impartito e delle motivazioni espresse (a tutela del buon servizio della azienda e dei rispetto delle regole di riferimento, oltre ai diritti dei dipendenti interessati), questo Sindacato, al netto ulteriori osservazioni, non riesce a concepire queste estemporanee forme di anarchie organizzative, di metodiche “fai da te” atte a sconvolgere l’ordinato sistema formale di Compiti, di Relazioni e di Autorità.

Appare davvero singolare e sintomatico che un modello organizzativo, orientato a sviluppare le attività sanitarie ed utilizzare, secundum legem, le risorse di cui si dispone, possa prescindere dall’organizzazione gerarchica concettualmente intesa  e possa essere messo in discussione dal disordine caotico generato da non sopite vocazioni anarchistiche e personalistiche valutazioni.

Appare, altresì, singolare che una disposizione di servizio contenente un diverso modello logistico articolato sulla base delle caratteristiche organizzative e assistenziali di un servizio, legittimamente emanata, formalmente partecipata e ritualmente pubblicata, non abbia potuto esplicitare gli effetti contenuti.

Senza contare, poi, che la nuova progettazione organizzativa avrebbe consentito di selezionare e gestire i diversi aspetti della struttura al fine di conseguire gli obiettivi prefissati, tenendo conto dell’ambiente con il quale si deve relazionare cogliendone le opportunità e facendo attenzione alle minacce che da esso derivano. Avrebbe, altresì, scongiurato i pericoli derivanti dal rilascio di refertazioni prive delle prescritte validazioni mediche, oltre che superato lo sforamento della durata massima della giornata lavorativa (12 ore e 30 minuti), e, cosa più importante, affievolito le condizioni di malessere lavorativo all’interno della UOC di riferimento.

In relazione ai fatti rappresentati ed in funzione delle ragioni espresse, la UILFPL di Teramo ha chiesto l’immediata ottemperanza della disposizione di servizio del Direttore del Dipartimento Servizi Dott.ssa Gabriella Lucidi Pressanti e l’accertamento di eventuali responsabilità disciplinari.

Teramo 1 settembre 2020

IL SEGRETARIO TERRITORIALE UIL FPL

Alfiero Antonio Di Giammartino

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