Che dire di Piano della Lenta?
Nulla a parte quella lentezza atavica dei residenti quando salgono o scendono il curvone della frana.
La frana che diventa l'unica e vera attrattiva per il quartiere che fu di Silvino e di Gatti, in realtà di tanta gente meritevole di essere citata per il proprio quotidiano.
Coloro che resistono.
La frana.
Immobile ancora per poco, ferma ancora per poco, stabile ancora per poco.
Pericolosa sempre.
Nulla di definitivo ha fatto l'Anas, nulla di concreto è riuscito a fare il comune di Teramo.
Si prega.
Tutto qui.
Poi tutto il resto con i marciapiedi che hanno anche espropriato tratti condominiali, per presentarsi piccoli e malridotti, il cosiddetto lavoro a regola d'arte.
I giardini con erba alta e un vecchio campo di bocce usato per far crescere la meravigliosa zizzania.
Torre di Babele.
Un capolavoro?
Lo stallo per disabili vecchio di oltre un anno che il comune di Teramo ha deciso di sistemare in un'area privata.
In arrivo l'ennesima controversia legale, nonostante le rassicurazioni e nonostante gli avvisi da parte dell'Amministratore condominiale.
In settimana la definitiva denuncia.
Tutto tace a Piazza Orsini tanto a pagare sarà sempre il teramano che mentre guida...prega.
Benvenuti a Piano della Lenta, quartiere gemellato con il fato.
Le fate sono di un'altra bellezzza.
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